Ankara – Pioggia di sanzioni contro Erdogan. Russi ” No guerra tra Siria e Turchia”

Dal Consiglio europeo, dai singoli Stati del vecchio Continente Italia compresa, fino agli Stati Uniti, sono giunti appelli al Presidente della Turchia, Erdogan, di sospendere le operazioni militari per occupare la parte del Nordest della Siria. Dopo i reiterati no del Presidente, sta giungendo una vera pioggia di sanzioni, non solo per la fornitura di armi ma anche, per l’acquisto di merci dalla Turchia, compresi i contratti in essere. Il nostro ministro degli Esteri , Di Maio, in una informativa alla Camera, ha confermato che l’Italia è contro l’operazione militare ed ha rinnovato l’appello al Presidente Erdogan di tornare indietro. Persino il Presidente degli Stati Uniti, Trump, che con il  ritiro dele sue truppe, dislocate lungo il confine Turco – siriano, area controllata dai curdi, ha facilitato l’offensiva turca, ha disposto che tre ministeri: Difesa, Interno ed Energia,chiudano i contatti con la Turchia ed ha, nuovamente ordinato ai militari a stelle e strisce, di ripiegare verso il coinfine iracheno. Ma la tensione è altissima le truppe turche puntano ad occupare zone, sotto il controllo curdo – siriano, dove sono già giunte le trupope di Damasco a difesa dei curdi ai quali si deve la sconfitta dell’Isis, come riconosciuto a livello mondiale. I russi, con la loro polizia controllano le località dove risiedono i curdi – siriani e stanno cercando, di evitare lo scvontro tra i due eserciti quello turco e quello siriano. Una guerrfa tra questi due Stati avrebbe l’effetto di destabilizzare l’intera regione per una serie di alleanze incrociate. L’offensiva ordinata da Erdogan non raggiungerà il risultato che viene evidenziato, come giustificazione all’occupazione di una fascia di territorio siriano, per eliminare i terroristi curdi, dislocati, lungo il confine con la Turchia. Intanto sotto il tiro di mortai siriani è morto, il primo soldato turco e i feriti sarebbero 8. Ma l’offensiva turca sta provocando una vera emergenza umanitaria. Gli sfollati dalle zone occupate dai turchi sono già 250 mila, tra cui 70 mila i minori. Ai curdi e siriani, va detto, non può bastare che il Presidente  Erdogan affermi che:” Una volta occupata l’area siriana di confine con la Turchia, per una profondità di 30 chilometri, chi è fuggito potrà tornare a casa”. Lo scenario che si ha davanti è che, nonostante gli aforzi della Russia per evitare una nuova guerra in quella regione, non è dei migliori, anzi è l’esatto contrario.

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