Il premier a Berlino si è incontrato con la Merkel e, durante i lavori e la conferenza stampa, Gentiloni si è detto sicuro che l’Italia avrà un governo stabile, non populista ed anti europeo. I sondaggi di oggi non han no nulla a che vedere con il voto degli elettori, come è sempre accaduto. Noi – ha aggiunto il presidente del Consiglio, puntiamo a proseguire la politica intrapresa crescita con le riforme. Ovviamente non ha manca to di parlare del problema migranti e lo ha fatto con chiarezza:” Il trattato di Dublino si sta rinegoziando, ma, per ragioni di responsabilità e solidarietà, nessun Paese Ue può tirarsi indietro sulle quote migranti. In fine Gentiloni ha precisato che i rapporti che l’Italia ha con i principali Paesi Ue: Francia, Germania Spagna, ed altri, sono fondamentali al di là delle congiunture interne. Nel 2018 – ha concluso il premier dobbia mo rispondere, il più possibile, alla domanda d’Europa che c’è. Il Presidente ha partecipato, successivamente, alla trasmissione di La7 condotta dalla Gruber. Gentiloni ad una precisa domanda ha risposto:” Se l’Ita lia chiama sono pronto a fare il mio dovere proseguendo sulla strada delle riforme. Ha snobbato la domanda sulle larghe intese, com’era giusto. Ha ripetuto che i risultati definitivi, spesso hanno smentito questo tipo di anticipazioni. E, Sul ministri Minniti, chiamato nuovamente in causa – il premier ha messo in evidenza una grande differenza. ” Minniti – ha precisato Gentiloni – potrebbe essere disposto a fare il ministro dell’Interno per un governo di unità nazionale. Non per un governo targato diversamente e senza partito di appartenenza”.