Bruxelles – Conte:” Non siamo al mercato il saldo è quel 2,04%”

Il Premier Conte, dopo il Consiglio dell’Unione Europea, ha elevato il tono della voce, nei confronti dei giornalisti che si assiepavano per sapere se l’Italia sarà disposta a limare ancora il debito fissato al 2,04%. Il Presidente del Consiglio ha risposto:” Il saldo è quello non abbiamo margini. Noi vorremmo che l’Ue si facesse carico di due progetti riformatori: dissesto e giustizia civile e penale. L’Italia – ha ribadito Conte – è qui a testa alta , non siamo al mercato, il senso politico della trattativa è questo e su questo saldo si possono costruire delle tecnalità.  Forse – ha proseguito il Premier – arriveremo tardi ai lavori della Commissione ma se questo avverrà non è per nostra scelta. L’Italia ha elaborato  la Manovra, ben costruita e meditata, ed anche questo ultimo passaggio non è  frutto d ‘improvvisazione o di una decisione dell’ultima ora”. Un Conte molto deciso che, insieme al ministro all’Economia Tria ed esperti ministeriali, sta elaborando una proposta circa gli interventi necessari per il dissesto idrogeologico e terremoti tanto da far passare quel 2,04% sen za che vada a pesare sul deficit ma la Commissione l’accetti come interventi estremamente complessi, costosi e non rinviabili. E’ indubbio che se la Commissione dovesse aprire, giunti a questo punto, all’apertura dell’infrazione si assumerebbe una grande responsabilità davanti, non solo agli italiani ma ai cittadini europei, non allineati e coperti su quello che i loro governanti vanno a decidere a Bruxelles. La Commissione ci pensi bene, il governo ha fatto un grande balzo indietro nella iniziativa richiesta pari al 2,4%. Ora i commissari evitino di applicare alla lettera dei patti che, come ampiamente  dimostrato, non hanno nulla a che vedere con la realtà. I patti che vengono continuamente richiamati, fio ad oggi, hanno ingrassato solo i tedeschi ed hanno prodotto tanta recessione curata, male, con la famosa austerità.Certo la Manovra è discutibile e poteva essere articolata diversamente ma chi è al governo ha la responsabilità delle decisioni, questa è la democrazia. L’opposizione faccia la sua parte e l’Unione Europea non commetta l’errore com piuto in Grecia oggi ritenuto dal mondo intero il ” soffocamento economico di un popolo”.

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