Bruxelles – Nato a confronto. Il Presidente Usa:” Più spese militari”

Gli alleati Nato a Bruxelles dovrebbero essere, tra loro più leali ed evitare di essere falsi, in rapporti molto delicati. La Nato, nata negli anni ’50 per far fronte ad una seria minaccia della Russia bolscevica oggi appa re agli occhi degli occidentali, fatta eccezione per i Paesi dell’Est europeo, dove i russi hanno imposto la loro dittatura, un superato strumento di difesa da una Russia completamente diversa. La prima frase si riferi sce all’attacco frontale, del Presidente degli Stati Uniti alla Germania della Cancelliera Merkel, che fa affari miliardari con i russi, per fonti energetiche, che collegano direttamente la Russia alla Germania Si tratta del Nord Stream in corso di potenziamento. Trump polemico con gli Stati europei, in generale, in quanto godono della copertura Nato, finanziata principalmente dagli Stati Uniti, un modo come un altro per ottene re una maggi re contribuzione dell’Europa alla Nato, sgravando di fatto, gli Stati Uniti. Ma Trump, nel bilaterale con la Merkel, tenutosi a margine dei lavori Nato, alla cancelliera non ha riferito quello che aveva det to in precedenza, forse lo farà davanti a tutti gli alleati o non appena rientrerà negli Stati Uniti ormai si conosce la sua politica:” Gli americani prima di tutti”. Trump ha elogiato l’Italia, alleato molto apprezzato, per la presenza con i suoi contingenti militari, in Iraq, Afganistan e in altre aree del Medio Oriente. Inoltre ha anche apprezzato il comando Nato a Napoli. A questo proposito il ministro degli Esteri  Enzo Moavero Mi lanesi, su incarico del governo italiano significherà, al Presidente Trump, la necessità di potenziare il comando a Napoli e di far intervenire la Nato sul fronte Sud dell’Europa, cioè in Mediterraneo. In definitiva la Nato ha necessità di cambiare il suo obiettivo definito nella sua fondazione per una storia che è cambiata. Il pericolo non viene più dalla Russia, come viene sostenuto, non solo dall’Italia, ma dal Sud dei confini eu ropei. Insomma sì al riequilibrio delle spese militari – come chiede Trump – ma in cambio di una strategia anche mediterranea. Comunque va rammentato che, il Presidente Usa in Canada, ha mandato a carte e qua rantotto il G7, sia nel sostenere di richiamare la Russia nel G8 e sia cancellando la sua adesione al documento finale, prima condiviso.

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