Como – L’Italia del Nord sott’acqua da mesi, come mezza Europa

Abbiamo massacrato la nostra unica casa comune: la Terra ed ora, ne cominciamo a pagare le conseguenze. Il Nord Italia continua a stare sott’acqua e nel lecchese, frane e smottamenti, hanno messo a soqquadro  la viabilità stradale e ferroviaria, sospesa per gli accertamenti necessari, prima di far ripartire i convogli. Il Torrente Varrone è esondato ed ha costretto le autorità ad ordinare lo sgombero di abitazioni e aziende. E’ esondato anche il Lago di Como,, per l’improvviso scioglimento della neve dovuto alla forte ondata di caldo che, in quota, ha toccato i 25 gradi. Il Comune di Monterone è isolato per una frana che ha ostruito l’intera sede stradale, l’unica che porta al centro abitato. Al lavoro Protezione civile e polizie locali per la costruzione di pedane, al servizio dei pedoni nelle zone allagate ed inoltre, sul Lago di Como, è stata chiusa la diga foranea. Ma questi problemi sci sono stati anche prima che l’ambiente fosse così pesantemente violato. Diverso il  discorso di quanto accaduto, in tutta Europa, compresa quella dell’Est, dove la pioggia ha iniziato a cadere nel mese di marzo e continua ancora oggi tanto che i campi non sono stati coltivati, con gravissimi danni, all’agricoltura. In Italia non c’è stata primavera si è passati dalla pioggia e freddo ai 30 gradi attuali con danni, che non sono limitati solo all’agricoltura ma, secondo molti medici, queste improvvise escursioni termiche, hanno provocato non pochi problemi agli esseri umani, soprattutto vecchi e bambini. Eppure, nonostante i tanti allarmi lanciati dagli scienziati, sull’effetto serra, lo scioglimento dei ghiacci ai Poli, forti tempeste, cicloni e venti fino a 150 chilometri ora, con morti e distruzioni,  ci sono governanti che non rinunciano ad utilizzare emissioni inquinanti in ossequio ad un coefficiente economico, il sosiddetto Pil, che non servirà più a nessuno, se lo sviluppo non è  sostenibile dalla casa comune che ci ospita ancora.

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