Genova – L’accusa del Procuratore Grosso scuote i palazzi romani

Il Procuratore della Repubblica di Genova, Cozzi, ha lanciato accuse che non riguardano soltanto il crollo del ponte ” Morandi” ma ha messo, sotto la lente d’ingrandimento, chi ha comandato e comanda veramente in Italia. Ecco la sua dichiarazione rilasciata nel corso al Corriere della Sera:” Ho difficoltà ad accettare l’idea che la sicurezza pubblica stradale sia stata rimessa, nelle mani di privati. Uno Stato espropriato dei suoi poteri, una sorta di proprietario assenteista che ha abdicato al ruolo di garante della sicurezza. Credo che il Governo  punti a riformare tutta la materia. Cercheremo di trovare quali sono esattamente i poteri degli or ganismi di controllo del ministero”. Accuse pesanti per diradare le nebbie che nascondono, i meandri della pubblica amministrazione, anche in tema di concessioni, alle volte secretate, non si comprende per quale motivo visto che si tratta di rapporti pubblico – privati. La dichiarazione del Procuratore di Genova mira a tentare di comprendere come stanno effettivamente le cose ma dovrà indagare a 360 gradi che, l’alto magi strato non sappia che, comunque, il ministero qualunque siano le condizioni delle concessioni, non possa escludersi da controlli che lo Stato, non può delegare a nessun’altro. Comunque il crollo del ponte Morandi, nel pieno rispetto delle vittime, sembra proprio stia portato alla luce una cloaca maxima. La mia impressione, spero di sbagliarmi, è quella che saranno in molti a non dormire più tante sarebbero, le alte sfere coin volte in vicende molto strane da chiarire.

Lascia una risposta