Genova – Tragedia evitabile. Agghiacciante relazione del Mit

Genova tradita due volte. Il decreto, è giunto alla Ragioneria Generale dello Stato, senza nessuna indicazione degli oneri e quindi è stato bloccato. I tecnici del Mef stanno operando per trovare le necessarie copertu re e, una volta svolto il loro lavoro, rinviarlo alle amministrazioni proponenti, cioè al potere politico, per il necessario avallo come vuole la legge. Ma quello che sta accadendo nel giorno in cui in Tribunale si sta svol gendo l’incidente probatorio e le famiglie delle vittime, vogliono  conoscere la verità della tragedia che hanno vissuto c’è, una novità agghiacciante, scoperta d alla Commissione ispettiva del Mit. ” La valutazione sul ponte Morandi non esiste! Non è stata mai eseguita la valutazione sulla sicurezza del viadotto! Ecco una realtà di come non funzionano le cose nel nostro Paese. La Commissione, ha accertato che quanto comunica to, dalla Società Autostrade per l’Italia il 31 agosto 2017, sull’esistenza della documentazione, nonostante richiesta più volte, non è stata mai presentata, quindi non esiste. Una conclusione terrificante che si aggiun ge ad altri particolari  riportati, nero su bianco, dalla Commissione Ispettiva. Le cause – viene affermato – non vanno ricercate nella rottura di uno o più stralli ( tiranti) ma nel degrado generale della struttura del via dotto corroso in tanti anni di mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il ministro Toninelli ha annunciato che lo Stato si costituirà parte civile, non appena la Procura avrà determinato i reati e assunto altri provvedimenti, ma questo era scontato. La realtà agghiacciante è che 43 vittime sono sarebbero state determinate dall’incuria durata anni e che, stando alle conclusioni della Commissione ispettiva, era un disastro che non sarebbe accaduto, se ci fosse stata la necessaria attenzione di tecnici ed amministratori, alla condizione ” disastrosa” , dell’intera struttura portante del ponte Morandi. La parola ovviamente alla Procura ma, non si meraviglierebbe nessuno, se alla luce della relazione della Commissione ispettiva scattassero i ferri ai polsi di chi non poteva non sapere quello che inevitabilmente accadesse.

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