In Italia ormai può accadere di tutto ma che Trenitalia, non sia in grado di far circolare, nel ponte si Ferragosto, 23 treni regionali per ” indisponibilità di personale” è una disorganizzazione da pri mato mondiale. L’azienda ferroviaria ha sostituto, con autobus, 10 tratte ed ha utilizzato, per quanto possibile, fermate supplementari, con i convogli ordinari. Quello che è accaduto è gravissimo se si considera che, 23 treni regionali non hanno circolato proprio durante il ponte di Ferragosto. Non ci sono scuse che tengano: un fatto di questa gravità in Liguria, non era mai accaduto, come nel resto d’Italia. Il danno provocato all’immagine della regione, meta di un turismo molto numeroso, è pesantissimo. Trenitalia è responsabile di un disservizio grave deve, non fornire giustificazioni non fine a se stessa, ma procedere contro una sua dirigenza, inefficiente e incapace, di evitare guasti di questa entità. Così come, l’assessore regionale al Turismo, della Liguria, Giunta Toti, Gianni Berrino, non si può limitare ad una protesta ma, chiedere ed ottenere, la testa di chi doveva evitare quello che è accaduto. In Liguria si viaggia molto in treno, per l’orografia del territorio e non sono pochi i turisti che, per risparmiare, vanno in alberghi, pensioni e B&B, come in appartamenti in Paesini non costieri, per poi spostarsi lungo la riviera. Questi turisti sono rimasti senza il servizio pubblico, addirittura delle ferrovie dello Stato. Cioè, per dirla come la penso, sembra più una barzelletta che un fatto che si è veramente verificato. Non basta quello che afferma Trenitalia, non basta il tentativo di limitare il danno arrecato, ad una immagine di una regione accogliente ed efficiente, nei suoi servizi. Questa storia non può finire a tarallucci e vino, ma con punizioni severe tanto che siano di esempio a chi lavora sciattamente ed incurante di essere al servizio dell’utente e della Nazione. Toti, se le ha, tiri fuori… le unghie e graffi chi demerita il posto che occupa.