Il Presidente vicario, Giovanni Lolli, ha giustamente reagito ad un governo che, per il decreto Genova, ha sottratto all’Abruzzo 200 milioni dei 750 stanziati per il Masterplan. Ma ha ragione di reagire ancora di più dal momento che il ministro Toninelli, si è permesso di dialogare, sull’eventuale ritorno della ingente somma, con la capogruppo e candidata presidente alle prossime regionali, Marcozzi. Il M5S crede davvero di abolire la Costituzione? Il ministro aveva soltanto un interlocutore: il Presidente della Regione e non una politica, sia pure consigliere. Ma Lolli che ha chiamato in piazza gli abruzzesi per protestare per lo scippo ma anche per le autostrade A 24 e A 25 percorribili, con brivido, viste le condizioni di una parte dei piloni dei viadotti. La Società Strade dei Parchi sostiene che, non ci sono pericoli di crolli ma che, domani 10 otto bre, nell’incontro al ministero per le Infrastrutture, si tratterà come operare e con quali somme, a carico dello Stato e quali a carico della Società concessionaria. Inoltre si è appreso che si discuterà anche di allunga re i tempi per la scadenza della concessione, di modo che, si trovino anche i fondi necessari alla straordinaria manutenzione delle autostrade, iniziando dai viadotti. Ma negli ambienti del ministero questo pro ble ma non esiste: tutto il sistema delle concessioni – continua a sostenere il ministro Toninelli – va rivisti dall’A alla Z. Troppo facile guadagnare con pedaggi, in ascesa annuale, e non effettuare i lavori necessari per rendere sicure le autostrade in generale, comprese quelle abruzzesi. Domani si saprà certamente di più. In realtà il Presidente vicario Lolli invece di protestare alzando il tono della voce, davanti ad una palese viola zione della Costituzione avrebbe dovuto minacciare di dimettersi, e se necessario arrivare a lasciare l’incarico, per far diventare, il caso autostrade Abruzzesi. nazionale. La politica non si fa solo urlando ma anche con dimissioni choc!