Cuba non ha più un Castro Presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri. Il potere della famiglia Castro durato dalla rivoluzione del 1959, ininterrottamente, è terminato. L’assem blea nazionale, con 603 voti a favore su 604, ha nominato Miguel Diaz – Canel alla massima carica. Il discorso che ha tenuto dopo la votazione era quello che la maggioranza dei cubani attendeva no. Diaz ha difeso la rivoluzione ed ha confermato la sua fedeltà, alla generazione storica dei dirigenti, che cacciarono il dittatore Batista. Il neo Capo di Stato ha giurato e garantito che il mandato ricevuto, all’unanimità, dall’Assemblea nazionale è di dare continuità alla rivoluzione comunista. Immediatamente dopo si è recato a rendere omaggio al suo predecessore, Raul Castro, al quale ha detto, come diffuso dai media cubani, che resterà al vertice dell’avanguardia rivoluzionaria. Raul Castro, ormai molto avanti con gli anni stanco e malato, ha traghettato il potere nelle mani di un uomo che aveva ampiamente dimostrato, fedeltà alle ragioni e alla storia della rivoluzione e la vicinanza alle tante necessità del popolo. La notizia non ha colto di sorpresa gli Stati Uniti che seguo no le vicende cubane, con spirito molto diverso da quello che animava l’ex Presidente Obama. Trump è convinto che, i trattati firmati dal suo predecessore vadano annullati, come in parte lo sono già stati, e che Cuba è un pericolo per gli Stati Uni ti per la sua rivoluzione e per l’instabilità dei Paesi del Sud America dove i castro hanno “esportato” idee rivoluzionarie negazione della libertà.