Livorno – I vili dei centri sociali aggrediscono la Meloni con sputi e bottiglie

L’attacco alla democrazia e alle forze dell’ordine ha superato l’asticella. Questi deficienti, dei centri sociali, credono di agire come meglio credono e con una violenza non prevista in una nazione libera.  A Livorno, co me altrove, vivono una realtà diversa che non ha nulla a che vedere con la libertà di espressione, garantita dalla Costituzione . E’ accaduto così che la Meloni, leader dei Fratelli d’Italia, è stata aggredita con urla, spu ti e lancio di bottiglie. Vergogna! Questi pessimi” italiani” odiano tutto e tutti: se potessero alzerebbero patiboli per uccidere chi non la pensa come loro. La candidata di FdI si era recata in quella città per incontrare i commercianti, spaventati dal crescere della violenza e impauriti da una crisi, che se pur alle spalle, ha lasciato cicatrici molto profonde: magazzini pieni e debiti da pagare. Non sono pochi i commercianti, non solo di Livorno, che non possono chiudere per i debiti che hanno e sono costretti ad operare in un clima che sereno non è. La Meloni, che ovviamente, cerca voti per i suoi candidati e partecipazione per le idee che espo ne, ed è andata anche a Livorno. Non c’è stata solo ostilità ma un vomito di un odio intollerabile. Si tratta dei giovani dei centri sociali che, molto vigliaccamente, hanno massacrato di botte un brigadiere dei carabi nieri, rimasto isolato dal resto del reparto, dopo una carica. Questi vili, hanno colto l’occasione, per accanirsi duramente su un carabiniere, cioè un tutore dell’ordine amato ed ammirato dal 90% degli italiani ma non dai chi vive nei centri sociali. Il discorso si chiude qui. Chiunque agisce contro le leggi e vìola la Costituzione va processato e reso inoffensivo. La democrazia è partecipazione ma va anche difesa contro chi chia ramente non la tollera e la vorrebbe piegata ad giustizia settaria.

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