Londra – Tutte porte chiuse alla May. La premier è isolata.

La premier del Regno Unito, May, non ha via d’uscita per Brexit. Incedibile come sia possibile che, persone politicamente quotate, finiscano fritte in una normalissima padella. Come previsto ieri, la May ha ammesso di non avere maggioranza, per far approvare, l’accordo raggiunto con L’Unione Europea. La premier ha dovuto rinunciare al voto, con cento parlamentari Tory contro più gli irlandesi ed ha subito l’onta di risa e schiamazzi. Il laburista Corbyn è andato subito all’incasso: seduto alla Camera dei Comuni a circa 5 metri dalla premier ha urlato, con tutto il fiato che aveva in gola:” Si vergogni e si dimetta subito”. Ma la caparbia May, ha rinviato il voto a gennaio e si è gettata, alla ricerca di rinegoziare l’accordo raggiunto, con l’Unione Europea. La risposta è stata gelida, prima del Presidente della Commissione Juncker e poi del Presidente del Consiglio Tusk:” l’accordo sottoscritto non si tocca”. Ma la premier, con i suo stile inglese, non si è data per vinta ed ha raggiunto, prima la cancelliera Merkel a Berlino per poi finire i Olanda. Cosa ha chiesto? di salvarla dal disastro politico personale: una riapertura del negoziato con il Regno Unito che, secondo la sua mentalità, non può rientrare a testa bassa a Bruxelles. Ma la cancelliera non è più forte come prima del voto, in Sassonia a Baviera, e non ha più, nemmeno al suo seguito Macron che ha in Francia i Gilet Gialli che, dopo il discorso alla Nazione del Presidente, ritenuto deludente, torneranno presto all’attacco. Insomma la May è rimasta sola  per il guaio Brexit: respinta da Junker e Tusk, con la cancelliera Merkel appannata. Resisterà, come è sempre accaduto e tenterà l’impensabile ma il suo destino sembra proprio segnato. La sua sconfitta su Brexit era stata già decisa tra i Tory, ma lei è voluta andare fino in fondo e dopo la trattativa a vuoto di oggi, passerà, stando alle sue ultime dichiarazioni, al ricatto politico nel suo partito. I miracoli sono sempre possibili.

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