Milano – La mite sentenza su “Rimborsopoli” è amara!

La sentenza del Tribunale di Milano, per il processo ” Rimborsopoli” è un chiaro esempio che è possibile, affondare le mani nel denaro pubblico, prendere ciò che si vuole, per poi essere condannati a pene irrisorie e senza restituire allo Stato, ed ai contribuenti il maltolto. 57 condanne, tra cui il figlio del Senatur, Renzo Bossi, a 2 anni e 6 mesi e l’ex igienista dentale, di  Silvio Berlusconi, Nicole Minetti. Le condanne riguar dano tutti  i consiglieri regionali, meno 5.  Soltanto, Stefano Galli, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi in quanto capo gruppo dei leghisti. In alcuni casi il tribunale, ha ritenuto anche di escludere, la menzione nel casellario  giudiziario. Questi signori acquistavano ciò che volevano e si facevano rimborsare tutto, anche quello che con la Regione Lombardia, non aveva nulla a che vedere. Tutti liberi per carità! Tutte persone che meritano rispetto, tutti galantuomini che hanno solo speso illegittimamente, il pubblico denaro, come se fosse stato loro. E le condanne comminate sono talmente miti che chi non ruba  è cretino. Una sentenza che si giudica da se. Certo i magistrati avranno applicato la legge, ma il cittadino onesto ha tutto il diritto di sentirsi derubato, con consenso. Ecco come l’Italia è stata portata in povertà! Ed a nessuno viene in mente di far approvare una legge che prevede il carcere, quello vero e non i domiciliari, per chi si appropria di un solo centesimo dello Stato.

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