Napoli – SOS medici. Servizio sanitario al collasso

Allarme del sindacato medici. Negli ospedali pubblici persi 70.000 posti letto. La discesa al 3,7% posti letto su 1.000 abitanti non tiene conto della dignità e inviolabilità del malato. Le regioni si sono distinte per ta gli selvaggi, aziendalizzazione, decentramento e privatizzazioni e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Lo SMI specifica, con l’intervento del segretario Pina Onofri, che i numeri sono chiari, la sanità è sempre più in certa e il precariato, anni 2014 – 15, ha segnato un meno, 3.500 unità, con l’azzeramento di 43.763 lavoratori  di cui 9.500 medici. Il blocco del turn over, in 10 anni, ha cancellato un’intera generazione di professio nisti. Inoltre, tra non molto, con il pensionamento del personale sanitario e mancato rimpiazzo di 19.000 medici generalisti e 55.000 specialisti, verrà provocata la scomparsa del Servizio sanitario per i cittadini. Una denuncia da brivido –  quella della Onofri –  se si considera, il continuo invecchiamento della popolazione, che avrebbe il diritto di trovare, servizi efficienti e in caso di ricovero, non  finire in un corridoio o in un bagno, perdendo di conseguenza quella privacy, tanto evocata, per settori meno importanti”. La realtà descritta merita, da parte dei governo attuale una seria analisi, non di parte, e dare una sterzata al naufra gio di una politica settaria. E’ stato comunque denunciato, continuamente, la crescita della sanità privata, la possibilità dei sanitari, dei presidi pubblici, di effettuare prestazioni a pagamento anche negli stessi ospe dali. scelte che si stanno rivelando catastrofiche per il cittadino che, sempre più spesso, paga la sanità due volte: per superare… le liste di attesa interminabili e per la ricerca… di  posti letto pubblici garantiti a certe condizioni. Non sono soluzioni volute dagli elettori, traditi su percorsi scelti da politici disonesti: la sanità pubblica, garantita a tutti, è il pass per una  vera democrazia, alla pari del diritto al lavoro.

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