New York e Mosca – Trump e Putin per la pace. L’Italia plaude

I presidenti Trump e Putin, pur nelle loro profonde diversità, hanno ritenuto utile, in questa fase caratterizzata da accuse, sempre più pesanti, nei confronti del Presidente Usa, di incontrarsi per studiare iniziative comuni. I due presidenti, delle maggiori potenze atomiche, conoscono alla perfezione  come trovare, un soluzione, a quello che divide le due nazioni, per inaugurare un periodo di lunga durata, dove sanzioni e arma menti reciproci passino, lo speriamo tutti, in secondo piano. L’incontro ha provocato una reazione rabbiosa negli Stati Uniti, dove chi sostiene che Trump sia stato aiutato nelle ultime presidenziali, si vede sfuggire l’obiettivo maggiore: provare che le presidenziali, sono state inquinate dai russi e quindi aprire, la fase di mettere fuori gioco Trump. A Helsinki i due presidenti hanno parlato anche delle accuse, che vengono mos se a tutti e due. ma hanno confermato che è tutto falso, costruito ad arte, per evitare una stretta di mano ed una fase diversa delle relazioni tra Stati Uniti e Russia. Ma, come ci ha abituati Trump, commerciante e presidente, tira dritto per la sua strada nella sua convinzione che, superare l’attuale complicata situazione dei rapporti, tra le due potenze. si evita un danno per le due nazioni. Il Presidente Usa vuole confermare quello che non è più uno slogan: ” Prima gli americani”. Putin punta ad un maggiore sviluppo del Paese, per migliorare le condizioni di vita dei russi, che non hanno raggiunto ancora gli standard europei. Via san zioni e aperture dell’immenso mercato russo dove si concentra un forte interesse americano. Per questa ragione, Trump, ha relegato al terzo posto l’Unione europea, che per come concepita, per lui non esiste, al secondo posto la Nato:” Troppo costosa per gli americani e poco per l’opulenta europa, ed infine, punta su una pace che consenta investimenti cospicui per il vivere civile. Ma Trump nella sua politica, estremamen te mutevole, non è una garanzia per nessuno nemmeno per Putin che comunque ha, un interlocutore importante, seguito pedestremente dai Paesi Nato. Chi teme queste aperture politiche degli americani verso la Russia sono i Paesi baltici che, dopo la lunga occupazione, hanno dei contenziosi territoriali e guardano, alla Crimea, con crescente spavento. Ma l’impressione attuale è che Putin punti esclusivamente a sviluppo, economia e occupazione. Un accordo tra America e Russia, tra l’altro, significherebbe un periodo più prospero per l’Unione europea, che anche recentemente, ha mostrato la volontà di chiudere i problema sanzioni con la Russia. Italia in testa.

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