Ostia – Naufragio delle istituzioni. Nessuno sapeva dei clan? Non è credibile!

La notizia che ad Ostia, la polizia di Roma Capitale, protetta dai gruppi di sicurezza e polizia, ha cacciato un membro del clan Spada, da un alloggio popolare che non gli spettava, ha finito per provocare sfiducia in certe istituzioni. Una città importante come Ostia era stata sottomessa, a quanto viene dichiarato, al volere di uno o più clan mafiosi. Tutto nel segreto più totale? Non lo credo assolutamente! Non sapevano nulla le forze dell’ordine, il questore, il prefetto  e i ministri dell’Interno, che si sono susseguiti alla guida del Ministero? Non ne sapeva nulla la magistratura, in quanto non era stato rimesso, alcun rapporto? Perbacco che le istituzioni non siano presenti, in moltissime parti del Paese si sapeva, ma all’interno di Roma Capitale, è accaduto di tutto. Dal funerale del ” capo dei capi” degli zingari in pompa magna ed elicotteri al seguito, al mondo di mezzo fino al clan degli Spada, che si era letteralmente sostituito alle Istituzioni che hanno “saputo” ( sic) tanto marciume, solo dopo laa terribile ed orribile testata, che ha sfregiato non solo il viso, ad un giornalista Rai. Se fosse accettata, questa lettura dei fatti, c’è da chiedersi per quale motivo paghiamo, tanti vertici istituzionali, che ci dovrebbero garantire sicurezza e lotta alla malavita organizzata. Suvvia non scherziamo su cose molto serie. L’ulteriore sgombero, di una casa popolare occupata abusivamente, da un membro del clan Spada è la dimostrazione che o tutte le istituzioni hanno dormito per decenni, mentre la criminalità dilagava a due passi dal Campidoglio oppure, sapevano ma non sono intervenute, ed anzi lo hanno fatto, quando non era più possibile far finta di nulla. Ma è bene rammentare, a quanti dovrebbe sapere che di città, o ampie parti di regioni, sono come Ostia, ma  tutti tacciono. Forse ci vorrebbero, molte testate in faccia a tanti giornalisti, per ottenere che le Istituzioni si muovano. Poi c’è chi  si meraviglia se viene pubblicato l’elenco, della strage di giornalisti, avvenuta in tutto il mondo, colpevoli  di informare correttamente l’opinione pubblica. No, in uno Stato democratico, le Istituzioni devono funzionare ovunque, dai sindaci, ai prefetti e questori, dall’Arma dei carabinieri alla polizia, dalla Guardia di Finanza alla magistratura. Altrimenti si proceda, alla riforma di un sistema di garanzia e sicurezza, che non funziona, se non dopo le testate sulla faccia di un cronista. Ministro Salvini sveglia! Dimostri il suo coraggio, non solo nel bloccare gli sbarchi, diminuiti dell’80%, ma anche per chiedere conto, a chi ha negato la verità di casi come Ostia, a se stesso e agli italiani. Forse occorre, una nuova Resistenza per liberare l’Italia, dai tanti inefficienti e dai troppi mafiosi intoccabili. Vincere si può ma alla condizione che il sistema attuale venga cambiato: meno politica e più mano libera a chi deve agire sul terreno.

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