Parigi – I Gilet Gialli mettono a soqquadro la capitale e le grandi città

Centro ed alcuni quartieri della capitale francese, messe a soqquadro dai Gilet Gialli, in azione sin dalla prima mattina.Bilancio pesante: 200 dimostranti in stato di fermo, 80 feriti di cui 11 poliziotti. Dall’arco di Trionfo fino alle strade più importanti, che portano nella zona dei vip, sono stati accesi fuochi, incendiati cassonetti delle immondizie e persino automobili, tra queste anche una vettura diplomatica. Il Primo ministro, Edouard Philippe, ha dovuto dare atto della situazione esistente in tutta la Francia: blocchi stradali e vetrine di negozi mandate in frantumi. Il ministro dell’Interno stima che i dimostranti, in tutto il Paese, siano circa 38 mila e che, nella sola Parigi sono in azione 5.500 Gilet Gialli ai quali si sono aggiunti ” quelli” della periferia. Quella di oggi è la terza dimostrazione contro il governo, per l’aumento dei carburanti deciso dall’esecutivo. Il quadro generale della Francia ne esce molto male. In queste condizioni gli uffici pubblici, spesso non sono stati raggiungibili, il traffico urbano sconvolto, turisti in fuga e, persino gli Champs – Elysees, sono stati chiusi alle auto e nessuno si azzarda ad entrare nell’area dei tafferugli a piedi. Il Primo ministro ieri, ha rinunciato a dialogare con il rappresentante dei Gilet Gialli in quanto era stata chiesta una trasmissione video. Un errore dl momento che, Edouard Philippe, avrebbe potuto dimostrare ai francesi, la disponibilità al dialogo con i dimostranti, in netto aumento. Come sempre il muro contro muro, in ogni controversia, non paga e soprattutto non è favorevole per chi ha la responsabilità di garantire, la libertà di circolazione ai cittadini, in perfetta sicurezza. Il Presidente Macron da Buenos Aires ha dichiarato:” Perseguiremo quanti hanno provocato danni e li troveremo tutti. Chi fomenta disordini è contro la Francia”. Una sfida vera e propria ed un muro contro muro destinato a provocare altri disordini.

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