Perugia – L’inchiesta scoperta dal manager: microspie nell’ufficio

Lo scandalo della Sanità a Perugia si va allargando a macchia d’olio, per il lavoro a 360 gradi, della Guardia di Finanza che sta interrogando decine  decine di testimoni che  o tacciono o ammettono superando, un muro di omertà, che non facilità il lavoro degli investigatori. Il procuratore di Perugia Luigi Ficchy ha chiarito, durante una conversazione con i giornalisti che c’è stata una gara a far scoprire l’indagine in corso, sui concorsi pilotati per le assunzioni pilotate, all’ospedale di Perugia. L’inchiesta si è dovuta fermare dopo che nell’ufficio del manager, Emilio Duca, sono state trovate microspie per una bonifica, ordinata, dallo stesso direttore generale. Intanto escono fuori nuovi elementi  che potrebbero essere determinanti, dalle ammissioni che stano scaturendo  dagli interro gatori  dei testi, sentiti dalla Guardia di finanza. Il Procuratore Ficchy, non ha voluti entrare nel merito dell’inchiesta, che ha già provocato vasta risonanza, non solo a Perugia ed in Umbria ma bn oltre. Ma ha trovato il modo di dire che c’è una forte omertà da superare: “La gente parla solo dopo….”. Intanto continua il lavoro intenso, della Guardia di Finanza, e sono decine e decine gli interrogati tra i vincitori dei concorsi, chi li ha persi e quelli che sono stati esclusi. Non mancano, ovviamente, tra gli interrogati di presidenti e  membri delle commissioni. Una storia tutta italiana che si ripete continuamente, nessuna meraviglia, fin quando non sarà cambiata la cultura del Paese il che non avverrà molto facilmente.

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