Rigopiano – Celebrazioni a due anni dalla strage dell’Hotel

Piangere con i parenti dei morti dell’Hotel ” Del Vate” a Ricopiano lo hanno fatto tutti. Non c’è stato italiano che, durante e dopo la tragedia della valanga che ha sepolto l’Hotel, non ha pianto. Una strage di innocen ti che poteva essere evitata se, politici e dirigenti, avessero rispettato la legge. Ma in Italia tutto è possibile, in quanto il rispetto delle legge, è un obbligo che riguarda la minoranza. Esattamente due anni fa la tragedia e non poteva mancare, come non è mancata a triste celebrazione dell’evento. Parenti dei morti, amici, cittadini di Farindola e altre località hanno dato vita,  ad una muta fiaccolata, per poi raggiungere la chiesa dove si è svolto il rito in suffragio delle vittime.  Su questa strage pesa, come un macigno, il tentativo di depistaggio. Sono stati persino occultati i  tabulati telefonici partiti dall’Hotel verso i possibili soccorritori. Incredibile ma è accaduto, in base alle indagini, anche questo. Persino la Regione non aveva approvato il piano valanghe, previsto dalla legge, di modo che gli abruzzesi sapessero quali erano i siti e località minacciate in caso di forti nevicate. Ci sarà un lungo processo, dove ognuno degli indagati, stano passando in Procura a Pescara per essere interrogati, cercherà di scaricare ogni responsabilità, per una strage, che invece ha molti colpevoli. Tra i pianti disperati dei parenti c’erano anche i due vice premier, Di Maio e Salvini, Niente contro di loro, ma in questa triste circostanza potevano evitare l’ormai famosa passerella.

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