Roma – Di Maio:” Le europee non cambiano il Parlamento. Nessun rimpasto”

Di Maio, al Forum Ansa che si è tenuto al Tempio di Adriano, ha risposto alle domande poste dai giornalisti. “Dopo il 26 maggio, giorno del voto per le europee non ci sarà nessun rimpasto del go verno. Queste elezioni, non cambiano nulla nel Parlamento nazionale, quindi il problema non si pone”. ” Decreto Sicurezza? C’è una interlocuzione Palazzo Chigi – Quirinale per eliminare dall’attua le testo alcuni  dubbi di incostituzionalità. Prima di accedere al Cdm bisogna eliminare i dubbi”. Al riguardo il vicepremier Salvini ha dichiarato che sono state apportate tutte le modifiche suggerite dal Quirinale e quindi il test, potrebbe andare nel Cdm, già da domani. Per il decreto famiglia per me – ha soggiunto Di Maio –  è un’emergenza da affrontare ma non prima del voto del 26 maggio: le famiglie non sono argomento elettorale”. “Noi proponiamo e proporremo, anche con il nostro Commissario e in Parlamento, il superamento del Patto di Stabilità per investimenti produttivi e per interventi nel sociale. Questa nostra richiesta consentirà di stilare un patto di crescita sostenibile con l’Europa, ridurre il cuneo fiscale e costi del lavoro. Insomma per Di Mao, dopo il 26 aprile, il governo proseguirà il suo cammino, per altri 4 anni con al fase 2 alla quale ne seguirà forse un’altra. Tutto dipenderà – questo è il dubbio del vicepremier Di Maio – che il leader della Lega voglia uscire, da questa maggioranza per  formarne uno nuovo oppure, qualora impossibile per il numero  dei voti di fiducia, puntare ad  elezioni anticipate. Un dubbio legittimo anche se Salvini, nonostante gli scontri con  Di Maio, avvenuti quotidianamente, continua ad affermare:” Avanti per il bene del Paese con altre riforme e con questa maggioranza”. Un punto  di vista? Sono in “pallone” sia Di Maio e sia Salvini. Forse, la doccia  fredda elettorale, li porterà ad essere più ragionevoli. Un fatto è certo l’Italia va governata e negli ultimi mesi, non lo diciamo noi ma tutti  gli opinionisti politici stranieri: la Nazione non ha un governo stabile e capace di decidere.

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