Roma – Allarme caldo torrido. Salvaguardare il bene acqua

Il caldo percepito vicino ai 40 gradi, continua a martellare gli italiani. Il fenomeno viene definito non privo di pericoli per i bambini e vecchi. Il consiglio degli esperti è di rimanere in casa nelle ore più calde cioè dalle 11 del mattino alle 18 del pomeriggio. Non sono state poche le chiamate alle Aziende sanitarie per consigli e non sono stati nemmeno pochi chi ha fatto ricorso al Pronto Soccor so per svenimenti o malesseri. In questa tenaglia moltissime località, non solo in zone interne ma anche lungo le zone costiere. Il cambiamento climatico ormai è più che evidente: dalla grandine grande come arance e temperature a picco anche di 15 gradi ad un rialzo termico, in poco più di 24 ore, per toccare i 36, 37 gradi pari ai 40 percepiti. I climatologi non appaiono affatto meraviglia ti avevano previsto che il Bel Paese, una volta temperato, sarebbe finito per entrare tra le Nazioni dove il caldo torrido è di casa come la aree desertiche dove l’acqua è il bene più prezioso. Appare necessario che i governanti cambino il passo per applicare una strategia per garantire l’acqua necessaria alle coltivazioni e l’oro azzurro per dissetare le popolazioni ed il bestiame. Insomma stop agli sprechi e condotte colabrodo con investimenti miliardari non più rinviabili. La situazione che si presenta, di giorno in giorno, non consente più rinvii se si considera che il 40% dell’oro azzurro, destinato all’uomo, si disperde nel sottosuolo per la vetustà delle condotte. Per non parlare delle tubazioni agricole di cui non conoscono nemmeno le collocazioni nel sottosuolo. E’ tempo delle re sponsabilità e degli interventi veri che riguardano tutta la Nazione dal Nord al Sud.

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