Roma – Altra bambina massacrata di botte. Riforme sballate famiglia in pezzi

La verità non giunge mai tardi. Gli italiani hanno seguito una politica sbagliata: la famiglia non serve; il matrimonio è un contratto giuridico superato: meglio l’unione di fatto; l’aborto è la pratica migliore per elimi nare un figlio non voluto; libero amore e libera convivenza a qualsiasi età; unione tra persone dello stesso sesso; l’utero in affitto con un nato che non conoscerà mai la sua mamma. Particolare, questo, che mi ricorda tanto il progetto di Hitler che voleva, uomini e donne senza affetti: tutti agli ordini solo delle SS.  Sono tutte riforme  i cui effetti sono sotto i nostri occhi. E’ stata imposta al Paese una nuova cultura ed ora arrivano le conseguenze: bimbi massacrati nella culla o picchiati selvaggiamente dal convivente della mamma o  viceversa. Bimbi che volano dai piani alti e che si sfracellano sul selciato. I casi sono diventati tanti che spesso non trovano posto  in cronaca, se non in poche righe. Oggi, tanto per. cambiare una bimba oggi è stata sbattuta a terra  dal compagno della mamma a Genzano, da dove la madre l’ha trasportata al Bambin Gesù, dove  medici le hanno riscontrato un ematoma cerebrale. l’uomo, denunciato, è stato rintracciato dai carabinieri e arrestato per tentato omicidio. Un altro piccolo è stato massacrato di botte, fino alla morte, e la sorellina forse, stssa sorte, se la caverà. Ma che società è mai questa? E’ quella voluta, da parlamenti di più legislature che dovrebbero vergognarsi di come hanno cambiato l’Italia e, del futuro che attende i giovanissimi di oggi: già ribelli a scuola e molto propensi a rovinare la loro vita e quella di parenti ed amici. Suvvia la nostra radice culturale non è questa e non si possono affidare alle forze dell’ordine o alla magistratura compiti non loro. Il popolo  impari  a votare e si occupi di più di politica che non si può affidare a nessuno per evitare i guasti elencati. Si può rimediare? Certamente sì se no avranno ragione le mi noranze grazie all’inettitudine di maggioranze raccogliticce.

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