Arrestato Pino Flamini, regista di 69 anni, che adescava aspiranti attrici per un film mai realizzato. L’accusa è di violenza sessuale aggravata, ripetutamente consumata, tra il 2011 e il 2018. il regista era sistemato con il suo studio, nel seminterrato dell’Accademia di Recitazione e quindi gli era facile scegliere le prede. La scena da ” provare” era un finto stupro che poi nella realtà avveniva realmente. La denuncia dell’inganno si deve a due collaboratori del regista che, hanno ritenuto giusto mettere fine, a queste vicende squallide. Le ragazze infatti, con la speranza di entrare nel ricco circo del cinema, aderivano alla finta scena dello stupro, per poi rimanere vittime, del Flamini. A mettere fine all’attività, di questo squallido individuo, ci ha pensato la Procura con un mandato di arresto subito eseguito dai carabinieri. Ora il regista è a Regina Coeli con la speranza, non solo delle vittime e dei familiari, che non ci sia qualche giudice indulgente che lo spedisca ai domiciliari. Non si conosce ancora il numero delle aspiranti attrici che hanno subito violenze senza potersi opporre. Gli interrogativi da sollevare non sono pochi ad iniziare dal luogo dove sono avvenuti gli stupri.