Roma – Brusca frenata di Conte. Al Colle per ministri “discutibili”

Il premier incaricato Giuseppe Conte si è recato per un incontro informale, durato un’ora, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  Il giurista ha rappresentato la situazione politica, al Capo dello Stato, nel tentativo di superare insieme gli ostacoli che lo hanno costretto a, non risalire al Colle per sciogliere la riserva, alla sua nomina. E’ palese che non è stato un colloquio facile: Conte ha i suoi problemi ma il Presidente non può accettare diktat o limitarsi a fare il notaio, pur di far nascere un governo politico, rinunciando alle sue prerogative. Il premier incaricato durante l’incontro, con Di Maio e Salvini, ha appreso che determinate nomine di ministri erano “irrinunciabili”. Un irrigidimento che lo ha costretto a chiedere ed ottenere, il colloquio informale con Matta rella, per verificare insieme, come procedere per sciogliere la riserva, o rinunciare all’incarico. Quello che si è appreso è che, M5S e Lega sono perfettamente in sintonia sui nomi proposti quali mi nistri ed ora tocca a Conte, come vuole la Costituzione, ottenere il via libera dal Capo dello Stato. La frenata brusca ed imprevista da Conte, Di Maio e Salvini non riguarderebbe soltanto l’economi sta euro scettico, Paolo Savona, ma anche altre proposte che non possono essere ” secche”. Sotto esame ce ne sarebbero due o tre. Le ore che passano sono la dimostrazione, di come i leader dei due partiti di maggioranza, non hanno ascoltato , come avrebbero dovuto le perplessità del Colle, peraltro ampiamente note, non solo agli addetti ai lavori. Eppure il premier incaricato, al di là del suo impegno personale, è stato costretto ad un irrituale ulteriore “passaggio” dal Quirinale dove avrebbe trovato solo comprensione ma anche preoccupazione per come potrà svolgere il suo manda to di guida del governo. Il premier incaricato è già in difficoltà per le proposte di nomine, senza se e senza ma, di chi dovrà fare parte dell’esecutivo figuriamoci il seguito.

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