Roma – Cd ricompattato: elezioni immediate

Si fa sempre più possibile, per ottenere elezioni subito una soluzione temeraria, qualora nascano nuove ed inedite maggioranze che andrebbero, dal M5S al Pd fino al Leu. Nei palazzi circola una vo ce insistente: dimissioni non solo del ministro, dell’Interno Salvini, ma anche di tutti gli altri titolari di incarichi governativi. Addirittura si parla di dimissioni, dal Parlamento ritenuto ormai inca pace di assumere, la benchè minima, decisione. La Lega, si afferma in alcuni ambienti politici, solitamente bene informati, avrebbe ottenuto, per inedita questa prova di forza, le dimissioni in massa, anche dei parlamentari di FI e FdI, decisi ad ottenere elezioni subito, con lo scioglimento delle Camere, compito che spetta, come noto, solo al Capo dello Stato. In parallelo per dare man forte al centrodestra nazionale, minaccerebbero  un’azione congiunta a Roma che vedrebbe oltre i parlamentari, governatori regionali, consiglieri  e sindaci: cioè tutto il centrodestra, dal nazionale al locale. Tutti  si muoverebbero, come un sol uomo, per evitare che manovre di palazzo, evitino elezioni subito. Per il centrodestra sarebbe ridicolo e non credibile che  M5S, Pd e Leu riuscissero in una operazione di potere, senza poter programmare nulla e portando allo sbando, la Nazione. L’unica soluzione praticabile, e costituzionalmente corretta, vine sostenuto dal Cd,  davanti ad una crisi di governo e la sfiducia del Premier, sono le elezioni subito per poter avere il tempo, di adempiere a tutti gli impegni nazionali e internazionali. Ma, a calcoli fatti, anche con tutte le dimissioni dai seggi parlamentari, rimarrebbe una maggioranza, ammesso e non concesso che il Pd si presentasse, a questo appuntamento storico, compatto. Tra l’altro si parla di partiti, non di parlamentari, la maggior parte contraria, allo scioglimento delle Camere in quanto tornerebbero disoccupati, dopo una legislatura durata soltanto 18 mesi…un’altra incognita che non va sottovalutata. Quello che si può affermare con certezza è che mai, come in queste ultime ore, il centrodestra è pronto a giocare, il tutto per tutto, pur di ottenere le elezioni immediate. Noi  rimiamo nella  nostra valutazio ne: davanti a così violente contrapposizioni, il Capo dello Stato che si chiama Mattarella, potrebbe decidere di “raffreddare le contrapposizioni” così pungenti e violente con un governo istitu zionale, che metta i conti a posto, garantisca la sicurezza per i risparmi privati e pubblici. Le elezioni? dopo dicembre.

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