Roma – Conte fa suoi… i “consigli” di Renzi e procederà nelle indicazioni “suggerite”

Il Premier Conte ha finalmente capito l’importanza che ha in questa fase storica dell’Italia, il partito che fa capo a Matteo Renzi, che con i suoi 17 voti al Senato ha salvato governo e provvedimenti. La dichiarazione del Presidente del Consi glio, non poteva essere più chiara:” Accoglieremo le proposte di Italia viva, sui cantieri e politiche per la famiglia. Puntiamo a semplificare il codice sugli appalti come suggerito. Il sostegno del senatore Renzi  all’esecutivo è stata una decisione determinante. I sacrifici degli italiani ha consentito agli italiani di uscire dal lockdown con il minor danno possibile ed ora c’è il massimo impegno del governo per salvaguardare i posti di lavoro. Conte ha proseguito  puntiamo a semplificare le procedure per la cig e per quanto riguarda il Mes non è la migliore soluzione in quanto è un prestito ed è meglio se può essere evitato. La vera svolta – ha proseguito il Premier – è sui 500 milioni, a fondo perduto, di Francia e Germania, va chiarito che vanno comunque restituiti ma con maggior tempo a disposizione. Infine l’attenzione della politica della maggioranza si è spostata sulle zone rosse, cioè sui Comuni compresi in queste particolari zone da dove noin si poteva entrare o uscire. Era intenzione dell’esecutivo di non dare più nulla ai Comuni che dovessero capitare in queste zone ma, a cambiare le carte in tavola, sono scesi in campo aperto i parlamentari Federico Conte del Leu e Del Bassa Decaro del Pd. E’ stata sostenuta una tesi difficilmente contestabile: le amministrazioni devono avere pari dignità e non è consentita alcuna discriminazione. Tutti sperano che non si debbano più delimitare zone rosse, ma se capiterà il governo dovrà essere molto attento. Comunque la cosa più rilevante da mettere in evidenza che il Premier Conte ha capito perfettamente che se Italia viva avesse votato contro in Senato, in favore della risoluzione Bonino o del Cd, lui sarebbe andato a casa e la crisi del governo inevitabile.

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