Roma – Conte impari.Mai dire la verità su un’epidemia. Altri Premier negano

E’ strano quello che sta accadendo per Covid – 19. Le nazioni che hanno avuto intensi rapporti commerciali, con la Cina: Francia, Germania e Olanda non accusano, se non numeri di poco conto, contagi non come ac caduto in Italia. Il dub bio è forte e c’è qualche ipotesi che va detta. Nel momento in cui sono stati interrotti, i voli da Roma e Pechino, ma anche prima, è potenzialmente possibile che quanti volevano rientrare in Italia, lasciando le zone infette, abbiano utilizzato altre compagnie, con coincidenze, in Olanda, Belgio e Francia. e da qui rientrati tranquillamente in Italia, non controllati perchè provenienti da Paesi dell’Unione Europea, non in discussione per il Covid – 19. Il sospetto è giustificato dal fatto che, solo dopo che l’epidemia si è evidenzia, si è venuto a sapere che, non pochi italiani  erano stati a Wuhan o nella provincia di Dubei o in altre aree infette della Cina. Inoltre c’è un altro sospetto: i contagiati in Francia, Germania e Olanda, ed anche in Germania, sono stati  pochissimi oppure c’è una verità nascosta, per evitare il panico tra gli abitanti di questi Paesi e, danni economici, importanti.  E’ possibile  che le autorità governative, delle quattro nazioni, abbiano compreso subito che i loro cittadini per il rientro, avrebbero aggirato i controlli utilizzando altre compagnie. Stesso comportamento degli italiani, passati indenni, ai controlli  Certo è che questi quattro Paesi dell’Unione, avevano e avranno, rapporti molto importanti con la Cina, una volta che questo grande Paese, avrà superato questa pesante parentesi  del coronavirus. Però, nonostante i tanti rientri, nelle quattro nazioni, i casi di contagi sono stati “talmente pochi” da non interessare nemmeno la cronaca e quindi l’opinione pubblica. Una ” strategia politica” importante in quanto, in caso di guarigione, in Francia, Olanda, Germania e Belgio sarebbe andato tutto per il meglio e, in caso di decesso, sul referto sarebbe stato possibile scrivere, il che in parte risponde a verità: ” decesso dovuto a polmonite virale” o qualcosa del genere. Chi invece ha dimostrato e dimostra che non ha statisti, per fare queste operazioni ci vogliono, è l’Italia che ha denunciato tutto alla luce del Sole, pagando un prezzo altissimo che, prima o poi conosceremo e, sarà una stangata. Ma c’è un’altra anomalia che ha lasciato tutti perplessi, non solo gli italiani. La nomina a commissario straordinario per problemi sanitari, il capo della Potezione civile, che è un tecnico. Nessuno ha pensato che abbiamo virologi di prima grandezza a capo di Istituti che ci invidia il mondo. Faccio solo un caso, come lo Spallanzani dove, non solo hanno guarito tutti ma anche l’anziana coppia cinese, di ottantenni, utilizzando la loro comprovata bravura, nell’utilizzo di medicine alternative a quelle specifiche, per il Covid – 19, che giungeranno se i ricercatori ci arriveranno, non prima di mesi e mesi. No, il governo non ha preferito uno scienziato, un virologo famoso e nemmeno un esperto di malattie infettive, ma un tecnico come Borrelli, ottima persona adatta in caso di terremoti o di altri problemi territoriali di sua specifica competenza, per gli studi fatti e per esperienza sul campo. Certo è che gli statisti si riconoscono, in determinate circostanze, e devono essere in grado di trovare la soluzione migliore. Noi li abbiamo avuti e conosciamo cosa hanno fatto, in maggioranza e dall’opposizione. Erano statisti di prima grandezza nulla a che vedere con quelli che abbiamo oggi, al governo e all’opposizione. Se l’avessimo avuto oggi non saremmo discriminati come lo siamo e classificati al terzo posto più pericoloso per contagi. Il Premier impari ad essere meno presente in Tv e più capace. Non basta che dica” In Italia si è più sicuri che altrove” dica dove e forse verrà fuori una verità diversa da quella attuale.

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