Roma – DI Maio, economista, da lezione a Tria

Lo studente  universitario fuoricorso, Di Maio, diventato vice premier e ministro per lo Sviluppo e Lavoro, si è trasformato in professore in Economia tanto da dettare la soluzione al ministro per l’Economia Tria. Durante il volo verso la Cina, il capo politico del M5S, ha voluto precisare che, non ha tolto la sua fiducia al ministro che sta preparando il Bilancio dello Stato ma, anzi, ha piena fiducia nelle sue capacità e prepara zione. Di Maio ha anche affermato che è pienamente contento, di come gioca bene la squadra di governo e confermato che le priorità, per l’esecutivo del cambiamento e per gli italiani, sono tre: flat tax, reddito di cittadinanza e superamento delle legge Fornero. Si tratta ha continuato a spiegare la sua strategia per le priorità che saranno messe nel Bilancio, bene in evidenza. Come fare? Facile:”Si attinge  – ha detto il vice pre mier – da un pò di deficit, per poi rientrare dal debito, in uno o due anni. Così si tengono in ordine i conti, senza nessuna manovra distruttiva del’economia. Il nostro governo – ha concluso Di Maio – ha fatto delle promesse agli italiani, che non possono aspettare due o tre anni, per vederle mantenute”. Infine il Bilancio avrà anche parecchi collegati molto importanti quali: la sburocratizzazione, semplificazione delle gare d’ap palto, fondo per il venture  capital per le start up innovative pubblico – privato”. Una Lexio Magistralis del ministro Di Maio, non solo al collega delegato all’Economia ma a tutto il governo, premier compreso. Un giovane incompreso dall’Università che gli ha impedito di laurearsi, nonostante la sua preparazione è certamente brillante. Il ministro per lo Sviluppo ha dato delle indicazioni semplici, semplici che, il ministro non dimissionato  Tria, deve seguire altro che deficit all’1,6% ma al 2 o al 2,2% perchè le promesse elettorali, anche le più complicate, vanno mantenute e subito. Nulla da aggiungere: Dio protegga lo stellone italiano, Senza un miracolo sarà dura riuscire in un’impresa economica complicatissima e difficilissima.

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