Roma – Di Maio si alla Lega. Schiaffeggia FI e FdI utili per l’appoggio esterno

Il mandato, conferito dal Capo dello Stato, Mattarella, alla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati si è esaurito con un ulteriore scontro M5S – centrodestra. La delegazione che ha ottenuto il 37% , dopo il colloquio con l'”esploratrice”, per tutti ha parlato Salvini:” Siamo pronti ad un governo con il M5S , nell’interesse del Paese, se cadranno veti e preclusioni inaccettabili. Il centrodestra unito, con Berlusconi, la Meloni e per l’appunto il leader della Lega, si è dichiarato aperto a discutere un programma, da sottoscrivere ed attuare, con sollecitudine. Un programma che doveva contenere le riforme del Movimento  e quelle del centrodestra. La risposta di Di Maio è stata quella iniziale, con una variante: ok ad un governo con la Lega e all’appoggio esterno di FI e FdI ma niente di più. Di Maio ha usato il termine:” C’è un limite insuperabile che non ci possiamo permetterci”. Un’apertura che non poteva che essere respinta al mittente anche se è stato dimostrato che, i 5S, vogliono andare al potere e sentono l’urgenza di entrare subito nella stanza dei bottoni. E’ forse inutile sottolineare come, Beppe Grillo, si stia mangiando il suo fegato visto che, il fondato re del Movimento, ha sempre umiliato le altre forze politiche sia per  ragioni morali e sia per un Paese portato allo sbando. Lo stesso Di Maio, che si dichiara disposto ad accettare l’appoggio ester no di FI e di FdI, ha tradito gli ideali degli iscritti ai 5S in aperta rivolta. In questo scontro si è inserito il Pd, ed ha fatto capolino Matteo Renzi, per mettere in evidenza l’inconsistenza del M5S e l’in capacità di capire la politica. In precedenza a Palazzo Grazioli, a colloquio con Berlusconi, si sono intrattenuti Gianni Letta e Nicolò Ghedini i due amici – consiglieri del presidente di FI, i quali ave vano sostenuto l’impossibilità di andare al governo con il M5S ma di tentare e ritentare la strada del Pd, escluso dal leader della Lega Salvini. Domani la Casellati riferirà al Capo dello Stato, non so lo sui colloqui avuti ma anche le impressioni ricavate. La Presidente potrebbe ottenere un ulteriore proroga, per continuare a cercare una soluzione.  Il mandato di esploratore potrebbe passare al Presidente della Camera, Fico o ad altra personalità che offra garanzie non politiche ma di mediazione. C’è da registrare solo il rammarico di trattative che riguardano il governo del Paese e men tre in Italia si discute, Markel e Macron in 4 ore nel castello di Berlino, stendono un programma per le riforme europee da far approvare entro giugno prossimo.

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