Roma – Fico ” esploratore” del Presidente per un governo M5S – PD

Il Capo dello Stato, Mattarella, ha conferito il mandato al Presidente della Camera, Roberto Fico, di esplorare la possibilità di una maggioranza M5S e il Pd. un mandato molto ben delimitato da ul timare entro giovedì prossimo. La notizia è stata data alla stampa dal segretario generale del Quirinale, Ugo Zambretti. Fico ha accettato e si è impegnato a mettersi subito al lavoro per tentare una impresa estremamente difficile. Il Presidente della Camera, uscito da Quirinale si è recato dal Premier Gentioloni, per una visita di cortesia. Il fuoco di sbarramento è iniziato subito. Matteo Orfini ha dichiarato:” Lo ascolteremo con attenzione anche per la carica che ricopre. Ma, non è solo il mio parere, noi democratici siamo e saremo alternativi al M5S per cultura politica, programmi, idee e interpretazione della democrazia”. La reazione di Salvini, dopo la vittoria in Molise, già impegnato in Friuli dove si vota domenica, ha detto:” Mandato per fare quale governo? Hanno perso in Molise, straperderanno grazie ai vostri voti, in Friuli. Noi non vogliamo che a governarci tornino Renzi, Serracchiani e la Boschi. E’ ora però che nel centrodestra si faccia chiarezza e si evitino scon tri inutili e dannosi”. Di Maio, ovviamente, sia pure con il cuore in gola, ha augurato a Roberto Fico di metterci tutte le sue capacità per dare un governo al Paese. Non si può ignorare che, dietro l’angolo del Pd c’è un ex premier, Matteo Renzi, beffeggiato ed attaccato unitamente alla sua famiglia, da dichiarazioni insolenti, pronunciate dai vertici del Movimento. Un Renzi che ha, solo a pa role lasciato la segreteria del Pd, ma grazie ai tanti amici e ai parlamentari eletti, conta ancora tantissimo nei democratici. Il tentativo affidato, a Roberto Fico, dovrà riuscire a passare indenne da un fuoco di fila che è già iniziato. Il Presidente con questo incarico, non ha esaurito il suo compito. Diciamo però che sta ottenendo, stando alle reazioni e all’opera dei tanti pontieri, che i partiti ca piscano quello che, il Capo dello Stato, ha detto al termine della prima consultazione al Quirinale:” In un sistema proporzionale occorre che le forze politiche trovino, sia pure nelle diversità, dei punti di incontro per formare maggioranza capaci di governare il Paese”. Se Roberto Fico, non riuscirà nell’ardua impresa, Mattarella, passerà ad un governo di tutti. Certamente non manderà g li italiani ad un nuovo voto con questa legge e non consentirà che lo Stato vada in bilancio provvisorio il che sarebbe un danno troppo rilevante. I vertici dei partiti riflettano: dal 5 marzo il Paese at tende un governo, se non altro, per i problemi urgentissimi.

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