Roma – Fuga di voti dal M5S e Lega per la guerra Di Maio – Salvini

La guerra ad oltranza tra i due vice premier, Di Maio e Salvini, sta allontanando gli elettori dalle urne o dal votare, i due partiti della coalizione, che aveva promesso, agli elettori un ” governo del cambiamento”. Quello che meraviglia è che i due leader del M5S e della Lega che, con un non comune coraggio, pur su posizioni politiche non coincidenti se non opposte, avevano trovato il corag gio di firmare un contratto, per dare un esecutivo all’Italia. Un contratto che, a leggerlo bene, conteneva delle novità sostanziali, rispetto ai precedenti governi, anche se c’erano dei punti lasciati in sospeso, per una diversa identità politica che c’era e rimane. Tutto si poteva prevedere meno che i due leader diventassero nemici, tanto da bloccare  provvedimenti urgenti che riguardano tutti gli italiani. I due leader si stanno assumendo una enorme responsabilità,  davanti ad un passaggio storico, della nazione. Gli elettori che seguono sui media gli attacchi tra Di Maio e Salvini, man mano che passano i giorni, stando all’aria che tira, nei grandi come nei piccoli centri, è un misto tra incredulità, meraviglia e rabbia. In tanti che avevano creduto davvero ad una possibile “nuova stagione” senza i vecchi governi e i soliti politici. E, all’inizio dell’attività di governo c’era stata la conferma di una speranza coltivata dagli italiani, premiando sia il M5S e sia la Lega. La delusione di oggi si sta concretizzando: gli elettori non riescono a rendersi conto di cosa sia accaduto tra i partiti della coalizione, divisi su tutto e accusandosi reciprocamente. Di Maio afferma che c’è un filo diretto Salvini – Berlusconi e altri soggetti ex Pd, pronti a varare un nuovo governo. Invece Salvini, anche oggi ha dichiarato, che vede un avvicinamento marcato tra M5S e Pd. Nonostante le smentite, dei due leader, l’elettore comincia a non credere più nè all’uno e nè all’altro. Si ha l’impressione, che Di Maio e Salvini, stiano bruciando un patrimonio di fiducia che erano riusciti a costruire, intorno alle loro persone e ai rispettivi schieramenti. Il gioco, della distruzione di alleati di governo, non è mai riuscito a nessuno: tutti hanno pagato un prezzo politico altissimo. Forse Di Maio e Salvini sono ancora in tempo per cercare di evitare una crisi dell’esecutivo che porterebbe ad elezioni anticipate, favorendo gli altri partiti, e non certamente nè l Movimento e nè la Lega. Ma i suicidi politici sono tanti e non solo in Italia.

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