Roma – Guerra nel Cd. Pd:”Opposizione”. M5S ” A noi la presidenza Camera”

Il capo politico del M5S non ha dubbi: la presidenza della Camera spetta al suo gruppo parlamentare, il più numeroso.  Una presidenza pentastellata garantirebbe riforme immediate: abolizione dei vitalizi, abbassamento degli emolumenti ai parlamentari e riduzione delle spese per il funzionamento della Camera. Di Maio non ha trovato, con facilità, la possibilità di raggiungere questa me ta per un leader della Lega, “strettamente legata” al centrodestra, incaricato di trattare, ma di non chiudere accordi, con il M5S. La dimostrazione è stata data da Brunetta, cioè da Berlusconi, che ha contestato Salvini, capo della Lega:” ha ottenuto una crescita esponenziale, ma non ha la guida del centrodestra, regia che spetta a Berlusconi”. Allora? Tutto bloccato sul piano degli accordi per i due presidenti di Camera e Senato. Inoltre Berlusconi non ha disarmato e ritiene che, la sua coalizione è al 37% e spetta, al centrodestra, tentare di formare un governo e non al M5S che è al 32%. Il Pd, dal canto suo, continua a ripetere con Martina:” Abbiamo perso e il nostro ruolo è di stare all’opposizione”. Un no a tutti che ha finito per bloccare, ogni trattativa, per un governo che abbia una maggioranza o un esecutivo di minoranza, sorretto dall’esterno. Di Maio preme sull’acceleratore, Salvini scalpita, Berlusconi punta ad una maggioranza che non si vede e il Pd, guarda con di stacco, almeno apparentemente, quello che accade. Non è giunto il momento del Quirinale ma siamo a soli 7 giorni, dal 23 marzo, quando inizieranno i lavori per l’elezione dei presidenti, ” slegati” quanto si vuole dal futuro esecutivo, ma sono parole: se ci sono accordi per la prima fase è possibile che si consolidi l’asse M5S – Lega, sia pure per la sola legge elettorale o anche di più.

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