Non si può stare allegri, anche se la politica si occupa poco dell’Allarme lanciato dall’Istat, per motivi elettorali regionali e in vista delle europee. Ma la realtà è un’altra: situazione e si aggrava di giorno in giorno che che ne dica il governo giallo verde, o l’ottimista Premier Conte che prevede tutto rosa, sin dal secondo trimestre 2019. Cominciamo da quello che sta accadendo, certificato dall’Istat: la contrazione di dicembre ha superato quella di novembre dello 08%. La produzione industriale in un anno ha segnato i 5,5%. Esistono serie difficoltà di tenuta economica per una diminuzione tendenziale più accentuata del 2012. Lo spread è volato a 290 e il rendimento salito al 2,99%. Infine il tasso di disoccupazione nel 2018 è restato bloccato al 10,6% segnando un – 07 sul 2017. Forza politici, accapigliatevi su chi vincerà le regionali, preparate le falangi per aumentare i gruppii sovranisti e populisti al Consiglio dell’Unione Europea e se trovate il tempo, tra una festa e l’altra, guardate come si trova l’Italia in questo periodo storico E sempre se potete occupatevi di come far ripartire l’economia. Certo Tria è una garanzia ma nessuno, può chiedere al ministro dell’Economia, di fare miracoli. Affidarsi alla buona ventura del Premier Conte ci sembra un pò incosciente. Forse una soluzione c’è: un miracolo!