Roma – Il Mit, alla diffida Strada Parchi:” A24 e A25 pericolose”

E’ inutile negarlo c’è allarme al Ministero delle infrstrutture per la condizione, di viadotti e gallerie, sull’A 24 e A 25. Un allarme che costrige addittura il Mit a chiedere che venga limitato, il traffico sulle due auto strade che collegano, l’Adriatico al Tirreno e L’Abruzzo a Roma.  In una specifica relazione, i tecnci  el Mit, affermano che per ” alcuni viadotti delle due autostrade gestite da Strada dei Parchi non è stato dimostrato come sia stato raggiunto lo standard di sicurezza per il regolare transito della circolazione. Inoltre – viene ribadito – che verosimile non sarà possibile alla concessionaria adeguare la sicurezza entro i tempi fissati. Il Mit non si ferma a queste affermazioni ma va oltre  ” Occorre particolare attenzione nel regolare il tranisto di mezzi pesanti soprattutto su otto viadotti”. Questa è la risposta del ministro Tonineli alla diffida della so cieà Strada dei Parchi che dava 5 giorni, al Ministero delle Infrastrutture, per emanare il decreto e consetire così di eseguire i lavori necessari, pur confermando che, “non ci sarebbero i pericoli paventati dagli ispet tori ministeriali poi “ampliati” da Toninelli. In questo batti e ribatti, tra Ministero e  Strada dei Parchi, non si è sentita una voce, forte e decisa, della Regione Abruzzo, interlocutore principale sia del ministro Toni nelli e sia della concessionaria. Gli automobilisti, conducenti di autobus e veicoli pesanti, alla pari di chi utilizza, questo collegamento tra l’Adratico e il Tirreno, pretendono certezze che non devono arrivare… dopo un grave incidente dovuto ad un crollo, peraltro temuti dal Mit, ma escluso dalla concessionaria, se non in presenza di terremoti. Così come appare indubitabile che il Mit lancia un allarme che condiziona psicolo gicamente chi deve utilizzare le due autostrade. Cioè, si vuole dire, che se gli ispettori ministeriali hanno ragione ed i prefetti abruzzesi, sono a conoscenza della situazione critica, bisognerebbe cominciar a chiudere delle tratte, dove i pericoli riscontrati sono maggiori, limitare o vietare il transito ai veicoli pesanti e, impartire disposizioni, su come devono comportarsi gli automobilisti. il ping pong, tra Mit e società concessiona ria non può durare ad oltranza anche se, va spezzata una lancia, per Strada dei Parchi: nessuno si può assumere la responsabilità di dire, che non ci sono pericoli, se questi ci fossero davvero al 50%, almenocchè in giro non ci siano dei pazzi . Così come gli ispettori ministeriali non possono penalizzare nessuno se non hanno in mano, una documentazione probante, che il pericolo c’è ed in questo caso, dovrebbero ordinare di chiudere le tratte pericolose.  La Regione, se c’è ancora batta un colpo, almeno uno!

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