Roma – Il Pd rischia grosso colpendo Renzi. Martina? Inadeguato

Baraonda all’assemblea dei democratici. Matteo Renzi si è difeso, alla sua maniera, attaccando ed anche dicendo delle verità note a tutti: la guerra che gli è stata fatta, la scissione  dei comunisti spaesati da un Renzi premier che, comunista non lo è stato mai, e non lo poteva diventare. L’ex premier non ha risparmiato nessuno ed ha colpito duro, sia la minoranza e sia il segretario Martina, che non ha colpe, ma è inadeguato a salvare un partito in grosse difficoltà. Per colpa dell’ex premier e segretario no, certamente no. Le colpe sono tante e di tutti. Se un partito prende alle europee il 42% dei voti per poi precipitare all’inferno del sotto il 20%, a provocare questo collasso, non può essere un solo uomo. Sappiamo tutti che, in molte regioni, la minoranza ha fatto votare M5S e non il Pd per colpire il segretario Renzi. Questo sistema di autolesionismo, nonostante i violenti contrasti nella DC, non è stato mai attuato. Divergenze sì, lotte interne e di potere anche, ma al momento del voto nella Balena Bianca “uno per tutti e tutti per uno”. Nel Pd questo non è avve nuto. Bisognava ” salvare il soldato – Renzi?” Questi sono fatti gravissimi che vanno valutati nella storia recente e discussi nel Pd, dove si torna a ripetere, i colpevoli della Waterloo politica, sono tanti. Martina se gretario? Una scelta quasi obbligata. Continuerà ad essere inadeguato? Certamente sì, per quello che ha dimostrato di saper fare, fino ad oggi. Orlando, Zingaretti all’attacco del soldato – Renzi? Un altro errore poli tico. L’ex premier non piaceva ad una par te del Pd ma era stato accettato, nonostante vertice dei democratici, dai moderati di centro, tanto è vero che il più preoccupato era Berlusconi, presidente di FI, che aveva visto, alle Europee, il crollo del suo partito a tutto vantaggio del Pd. Una “emigrazione” possente di voti verso il centrosinistra. Basta riflettere un momento. La sinistra è in crisi in tutta Europa, la destra è vincente in più Nazioni ed i ” populisti” avanzano. In questo momento, non conosco Renzi e non mi interessa intervistarlo ma, con una semplice analisi politica credo di poter individuare che, l’unico in grado di ottenere voti nuovi,  non è nè Zingaretti e nè Orlando ma è solo Renzi che il Pd  doveva aiutare invece di sabotare. Un’altra domanda da porsi: chi ha fatto diventare l’ex premier arrogante, inviso all’opinione pubblica come un solo uomo al comando? Quella parte di Pd che ha remato contro, aiutato ovviamente, dagli avversari politici. Riflettano ancora tutti insieme, Matteo Renzi compreso: l’alternativa politica alla guida del Pd può esse re  la Camusso?… La sinistra, in questo tempo, è perdente anche se necessaria in tutta l’Unione europea.

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