Roma – Il rebus del governo resta irrisolto. Per i presidenti? Si vedrà!

E’ iniziato il ” balletto” per le nomine dei presidenti delle due Camere. Incontri e telefonate tra Toninelli, M5S, e i rappresentanti delle altre forze politiche. Il Movimento che vanta il 36% dei depu tati chiede di avere, la presidenza della Camera, per avviare di gran carriera la legislatura abolendo i vitalizi ed altri benefici concessi ai parlamentari. La risposta del Pd, tramite Ettore Rosato, è stata esaustiva:” Non chiediamo niente. Se i profili sono adeguati non c’è alcuna preclusione a votare i nomi proposti che fino ad oggi non si conoscono”. Infatti tra i partiti si è parlato di metodo e non di nomi, per non bruciarli. M5S e Lega insistono su un concetto base: la nomina dei presidenti non è preludio ad alleanze per varare il governo. Inoltre, M5S e Lega, si sono riconosciuti a vicen da le rispettive vittorie. Ma in tutto questo brusio sulle presidenze c’è chi sta lavorando per una maggioranza che consenta un governo. La posizione del Pd di essere partito d’opposizione ha messo in difficoltà sia il M5S e sia la coalizione di centrodestra, Se questa posizione rimarrà ferma rimangono scarse possibilità di un governo con relativa maggioranza. Il centrodestra non farebbe mai un governo con il M5S , come continua a ribadire Berlusconi, così come è out anche il Pd.  E’ però possibile un governo M5S – Lega, una maggioranza in grado, non solo di governare ma anche di varare, una nuova legge elettorale, con un premio di maggioranza. Soluzione quest’ultima che fa tremare Forza Italia. Comunque vada, come era stato previsto, le politiche non hanno garantito una maggioranza chiara. Chi ha vinto – continua il Pd – governi. Un invito ad un governo  Grillo – Salvini: possibile? in politica mai dire mai. Il Pd è davvero intenzionato a stare all’opposizione per anni? oggi sembra di sì ma, nel partito ci sono più anime e non si sa quale prevarrà. Il rischio del Pd è che se va al governo o lo appoggia dall’esterno, alle prossime politiche, rischia di diventare una forza ad una sola cifra. Berlusconi parla di una maggioranza possibile perchè la sua è la prima coalizione al 37%? Chi gli darebbe i voti per fare maggioranza anche restando fuori dall’ esecuti vo? I grillini no ma nemmeno le” truppe di Martina”. Il rebus non sembra avere soluzioni rapide anche se, non pochi “pontieri” tipo prima Repubblica, sono al lavoro.

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