Roma – Il “tridente” governativo parte per Bruxelles. Attesi…al varco

Conte, Di Maio e Salvini pronti a sedersi, con la Commissione dell’Unione europea, per discutere sulla Manovra duramente contestata in sede comunitaria. Ai tre leader il problema è di far capire alla Commissione che l’Italia ha… un’appuntamento con la storia: far nacere uno Stato amico, che vuole aiutare quella parte più debole  ed anche quei contribuenti con il saldo e stralcio delle, ormai fanose catelle Equitalia, a favore di chi è in difficoltà economica. Di Maio, Salvini, ma anche Savona, hanno ribadito in più circostanze, negli ultimi due giorni, di non voler lasciare l’Unione europea o la zona euro così come, è necessario che tutti siano tranquilli: non c’è nessuna volontà di riempire, le casse dello Stato, con una patrimoniale. Anzi è vero l’esatto contrario tanto che il ministro Salvini, prosegue agli sgomberi, di fabbricati o appartamenti priva ti, per ribadire che  la proprietà è un bene inviolabile. L’azione di Conte, Di Maio e Salvini si svilupperà, come è stato nuovamnte affermato, sulla base del contratto: nn saranno ammesse deroghe se prima non pat tuite in precedenza e, con il reciproco accordo, dei  due vice premier. Le tensioni dei giorni passati? Inesistenti c’è stato chi ha soffiato sul fuoco, per tentare di  bruciare il governo ma questo non è avvenuto e non avverrà. Al Circo Massimo,  il ministro Di Maio, davanti a  circa 40 mila grillini, ha dihiarato:” Resteremo al governo con la Lega finchè sarà possibile e daremo agli italiani, uno Stato amico, che sconfiggerà la pover tà assoluta. La ricostruzione del Ponte di Genova deve essere interpretato – ha soggiunto Di Maio – come la rinascita del Paese che lascia, vecchi e laceri schemi, che favorivano una parte degli italiani a tutto danno di quella che non ha mai av to nulla. Nemmeno un minimo di attenzione”. Il governo del cambiamento entra nel vivo e dovrà affrontare rischi enormi impossibili ad elencare. Tanto per gradire ora c’è Bruxelles do ve ci sono ” governanti” che parlano una lingua diversa della coalziione di governo italiano e si rifanno solo e soltanto al ” Patto” che è alla bae dell’Unione.

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