Roma – Incapacità del M5S. Candidati 3 massoni e in 14 hanno fatto la “cresta”

Bene bene, i massoni nelle liste dei candidati del M5S erano tre, come ha detto lo stesso Di Maio. E, le Iene, hanno scovato che non sono solo 8 i parlamentari che non hanno versato quanto dovevano secondo il Mo vimento, ma ben 14. Inoltre le stesse Iene hanno anche calcolato che l’ammanco non è di 800 mila euro ma del doppio cioè di un milione e seicentomila. Il Capo politico del M5S non può che urlare che quelli che hanno ” tradito” il Movimento sono fuori e devono rinunciare al seggio parlamentare se eletti. Ovviamente Di Maio, dietro suggerimento di chi è sopra di lui, va al contrattacco:” Tutti i candidati firmino la rinuncia al 50% degli emolumenti qualora eletti”. Un modo come un altro per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica sul fatto che anche nei 5 stelle c’è chi predica bene ma agisce male. Ma i guai in casa degli stellati non sono finiti. David Borrelli, eurodeputato, uscito dagli stellati e dall’associazione Rosseau deciso s fondare un nuovo movimento che non punta ad andare al governo con chiunque, “della vecchia politica” è stato già sostituito, nonostante era il garante di Grillo nella Rossau. Casaleggio ha dato notizia, sul blog, che al suo posto ne sono entrai due: punto basta. Ma è inquietante la frase dell’eurodeputato sull’associazione fondata dal Casaleggio senior, passato a miglior vita. Intanto la campagna elettorale prosegue con molte elargizioni impossibili e promesse altrettanto incredibili. Berlusconi in TV è stato attento a non attaccare il premier Gentiloni definito:” Avveduto e gentile”, il ministro Calenda:” Un uomo capace” ed infine Draghi:” Un uomo fuori serie”. Professionisti – ha proseguito l’ex premier – ai quali affiderebbe degli incarichi. Il segretario del Pd Renzi è andato in provincia di Lucca, più esattamente a Sant’Anna di Stazzema, per rendere omaggio al sacrario dove nel 1944 i nazisti trucidarono la popolazione. Renzi ha colto questa circostanza per di re:” Chi non è antifascista è indegno di vivere nella comunità italiana”. Ma non si può mancare di far cenno alla nuova strategia di LeU che, non disdegnerebbero di dare voti al M5S se proponessero riforme e leggi giuste. Un tentativo di avvicinamento forse per rompere l’isolamento nel quale sono finiti.

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