Il Presidente Macron ha incontrato, Gentiloni e Franceschini, e si è intrattenuto molto con il Presidente della Repubblica Mattarella. Roma lo ha affascinato, così come sono andati molto bene, i colloqui con i maggiori esponenti italiani, oltre visita alla Domus Aurea che lo ha entusiasmato. In realtà Macron ha bisogno dell’Italia in Libia, Tunisia e Niger e l’asse franco – tedesco non è più quello delle pre elettorale in Germania. La Merkel è fortemente indebolita tanto che, dopo 5 mesi, non è riuscita a formare un governo. Se ci riuscirà dovrà cedere molto ai socialdemocratici, disposti più ad appoggiare un esecutivo monocolore, cancelliere Merkel, che far parte dell’esecutivo. Inoltre l’Italia ha dimostrato, nuovo ed efficace dinamismo, per il problema immigrazioni. Non è un caso che il Presidente francese, nel parlare dell’asse franco – tedesco, ha subito aggiunto che non è esclusivo e che l’Italia è com plementare all’asse stesso. Dopo l’uscita della Gran Bretagna e l’esito elettorale tedesco l’Italia può giocare un ruolo importante nel cambiare l’Unione Europea. La condizione è che il 4 marzo gli elettori vadano a votare e sappiano orientarsi, tra le diverse offerte politiche, tanto da proseguire, sia pure con tutte le varianti possibili, sulla strada intrapresa, i cui frutti sono visibili.