Roma – Incontro Presidente – Salvini. Altolà, Trento e Moavero, al ministro padano

Tensioni nel governo italiano, per il ministro dell’Interno Salvini, che utilizza anche la sua carica di vice premier, per invadere le deleghe di altri colleghi di governo. I ministri Trento, Difesa e Moavero Milanesi, Esteri, hanno bloccato il rustico titolare dell’Interno. Tutto è accaduto oggi, dopo che Salvini si è recato per un colloquio di 30 minuti, dal Capo dello Stato. Nelle sue intenzioni c’era di significare a Mattarella il pro blema della confisca, del denaro leghista, per restituire allo Stato, 48 milioni, cioè il malloppo truffato dalla Lega allo Stato, epoca della segreteria di Umberto Bossi, fondatore del partito dell’oltre Pò. Ma il collo quio, tra Mattarella e Salvini, non ha riguardato, come comunicato dal Quirinale, la sentenza degli Ermellini. Il ministro ha dialogato con il Presidente di: immigrazione, sicurezza, terrorismo, confisca dei beni ai mafiosi e situazione in libia. Incontro utile e positivo, sia per il ministro per l’Interno, e sia per il Quirinale. Ma intanto due ministri sono saliti sulle barricate dal momento che, Salvini ha dichiarato:” Dopo le navi Ong ora bloccheremo anche quelle militari, dell’Unione europea, presenti in Mediterraneo”. La ministra Trento ha subito palesato il suo disappunto: questo è argomento da trattare non giovedì a Innsbruck, dove si incontreranno i titolari dei ministeri degli Interni dell’Unione ma, soltanto a  Bruxelles e non da Salvini. A ruota è giunta anche la precisazione, del Ministero per gli Esteri Moavero Milanesi, che ha precisato che la missione ” Sophia” non si tocca e che l’Italia è e rimarrà fermamente ancorata al diritto internazionale, valido ovviamente, anche per l’Ue. Non è mancato lo ” zampino” della magistratura. Il Procuratore capo di To rino, Armando Spataro, ha dichiarato:” Nessuno può vietare ad un barcone con migranti di attraccare, ad un porto, come previsto dalla Convenzione di Ginevra del 1951. Non è possibile alcun respingimento. Per as surdo, ha detto  il Procuratore, se un barcone – per assurdo – arrivasse, risalendo il Pò, ai Murazzi di Torino e ci fosse chi bloccasse i migranti, interverrei subito per far rispettare la legge”. Troppa carne a cuocere per Di Maio, vice premier anche lui, ha invitato tutti alla calma:” Occorre cambiare l’ingaggio delle operazioni marittime”. Ma anche Salvini potrebbe essere più “tranquillo”: lui non vuole che ci siano navi che vada no in acque libiche a prendere  migranti che, solo in piccola parte sono rifugiati, con il diritto di essere accolti. Eppoi, Se i barconi o gommoni, riescono a fare l’intero tragitto del Mediterraneo dall’Africa all’Europa nessuno vieterebbe l’attracco. Il problema non è solo italiano ma, l’accoglienza riguarda tutta l’Unione europea: punto e basta. Le magliette rosse vanno benissimo, anche a me, purchè vadano a manifestare anche a Bruxelles, Parigi, Madrid, Berlino, e capitali dell’Est europeo.

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