Roma – La “crisi” fino ad ora non è di competenza del Presidente

Il Presidente della Repubblica, Mattarella, che segue con attenzione, non solo la temperatura della politica, ma ogni cosa accade nel Paese,  forse dovrà affrontare una crisi, del governo giallo – verde, che lo è ma solo in parte. Se M5S e Lega sono d’accordo, sul taglio di 345 parlamentari da attuare, anche a breve scadenza, manca solo l’ultima lettura alla Camera, la crisi non c’è e le elezioni, qualora passasse il corposo taglio, di deputati e senatori, si dovrebbero ridisegnare il collegi elettorali, con un lavoro molto lungo. Eppure c’è una mozione di sfiducia, al Premier Conte, già bocciata in Senato da una maggioranza inedita: M5S, Pd, non si sa se di Renzi o Zingaretti, e Leu. Al Capo dello Stato, cultore e grande conoscitore della Costituzione si  presenterebbe una situazione, del tutto nuova, ed inedita. Una crisi ferragostiana, come non era mai accaduto. Ma è crisi? Questa è la domanda. E’ situazione solo politica o rientra nelle competenze del Presidente? I prossimi giorni scioglieranno altri nodi, specialmente dopo le audizioni, del Premier Conte, che parlerà sia al Senato e sia alla Camera. Gli italiani non sono solo angosciati ma molto curiosi di sapere come stano, veramente le cose, e se è giusto che, le guerre nei partiti, facciano sbandare la Nazione, unitamente ad iniziative pesantissime, successivamente annacquate. Certamente la situazione politica è a pezzi è questo non può mancare di investire indirettamente il Capo dello Stato. Gli impegni assunti dal governo giallo – verde, con l’Unione Europea vanno onorati, così come la sterilizzazione dell’Iva che se scattasse, creerebbe nuova recessione, così come le riforme dal Reddito di cittadinanza e quota 100 che vanno rifinanziate con il Bilancio, da approvare, per evitare l’esercizio provvisorio, entro il 31 dicembre, non più tanto lontano. Cosa dire? Auguri Sig. Presidente veda un pò Lei, come proteggere gli interessi del popolo italiano ed i sudati risparmi. Forse non sarà, se la situazione non precipita, compito Suo ma non ci sono, altri punti di riferimento, oltre la Sua persona. La politica si è incartata, ed ora è necessario garantire al Paese un esecutivo in grado di governare, questa fase complicatissima, che non appare destinata a terminare, nemmeno  nel 2020.

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