Roma – La guerra in magistratura sta travolgendo anche il Pd

Lo scandalo in una magistratura, che si occupa di ben altro, invece di garantire sentenze giuste nel nome del popolo italiano, sta dilaniando non solo Anm e Csm ma anche il Pd. Per quanto riguar da gli organi della magistratura, il ministro per la Giustizia Bonafede sta, unitamente ai suoi collaboratori, elaborando un testo per la riforma di questo delicatissimo e autonomo potere dello Stato. Non sarà una riforma facile in quanto dovrà ottenere, l’adesione anche dei magistrati incaricati di sedersi intorno allo stesso tavolo con i legislatori. Una riforma che dovrà trovare un Parlamento attento e molto diligente per la delicatezza della materia. Ed infine, qualora la riforma sarà approvata dai legislatori dovrà essere firmata, dal Presidente della Repubblica, molto attento a questa riforma che è capitale per la Repubblica. Passaggi difficili e complicati: una magistratura sottomessa, al potere politico, non creerebbe una condizione di governabilità migliore dell’attuale ma, dopo il fallimento clamoroso di una magistratura, completamente autonoma, ha portato a questa situazione in cui, ciascuna corrente esercitava un suo potere nei confronti delle altre e, magistrati con politici, sceglievano i vertici di Procure per garantirsi una…vita tranquilla. E’ inutile fare giri di parole la situazione che si è palesata è questa. La realtà venuta alla luce, anche se in verità l’opinione pubblica sospettava da tempo, accordi magistrati – politici, per alcune sentenze ” incredibili”, così come i depistaggi che appaiono sempre più provati, per l’uccisione dei due giudici Falcone e Borsellino, omicidi, nuovamente alla ribalta, con elevato clamore e sfiducia verso poteri dello Stato. Ma lo scandalo in magistratura ha aperto un nuovo scontro, al calor bianco, all’interno del Pd. I renziani, sono all’attacco dei zingariani, in quanto ritengono il “caso” dell’ex ministro Lotti, massacrato dal Pd attuale sia stato un modo, per colpire ed eliminare i renziani, dalla direzione nazionale. Insomma fuoco a volontà. E dire che questo partito, davanti agli scontri, tra i due partiti della coalizione di governo, M5S e Lega si proponeva come vera alternativa alla guida del Paese. Gli italiani guardano attoniti a quello che sta accadendo, ma comprendono perfettamente che in questa guerra, tra magistrati e tra politici, sono solo impotenti.

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