Roma – L’allarme clima, finalmente, patrimonio dei giovani

E’ scattato, finalmente, l’allarme clima. Sono anni che gli scienziati non solo dell’Enea, in sede Onu e in appositi convegni, hanno lanciato un monito a tutta l’umanità. “… l’uomo con il suo comportamento sta distruggendo la Terra. Si è giunti sulla soglia del “non ritorno”, cioè ad un punto, oltre il quale l’uomo non sarà più in grado di governare i fenomeni atmosferici, ormai alterati nei loro elementi naturali, tanto da seguire, processi distruttivi, dalla desertificazione a tempeste, sempre più violente, che renderanno impossibile ogni tipo di vita”. Avvertimenti molto seri, ai quali sono andati ad aggiungersi, anche le più recenti scoperte che vanno dalle malattie cardiovascolari, agli aborti fino alla contaminazione del cibo quotidiano. Questo vero dramma, che può essere paragonato, alla cosciente  distruzione dell’unica casa che si ha, ad un vero e proprio suicidio dell’intera collettività umana. Incredibile che ci siano ancora, Capi di Stato o di Governo che pensano al Pil nazionale quando, purtroppo, in un prossimo futuro, se sarà ancora possibile non servirà più a nessuno, così come non è di nessuna utilità, per i bimbi mai nati, per colpa dell’inquinamento che li ha uccisi nel grembo materno. L’allarme è stato recepito dai giovani, e questo fa ben sperare. Un allarme non recepito, da un cervello ossidato dalla sete, di donne e denaro, come quello, dal Presidente Trump che, davanti alle tempeste di ghiaccio che in gennaio hanno colpito gli Stati Uniti ha dichiarato:” Ma quale cambiamento climatico, ma quale scioglimento dei ghiacci polari, qui le tempeste di neve, come sempre, stanno paralizzando molti Stati….”. Sciocco? No ” ossidato” da denaro, donne e ignoranza del mastodontico problema.

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