Roma – L’Italia aderirà alla via della Seta. Conte spiegherà i nostri contenuti

L’Italia firmerà il Memorandum sulla via della seta come era giusto. La decisione è stata presa al Quirinale dal Premier Conte, i vice Di Maio e Salvini ed i ministri interessati. Il punto è stato fatto dal Capo dello Sta to, Mattarella, visto che intorno a questa decisione, c’era e c’è, una fortissima attenzione sia degli Stati Uniti e sia dell’Unione Europea. L’iniziativa parte dalla Cina, dove Xi Ping intende aprirsi al mondo occidentale per superare la politica, anche commerciale, dei blocchi. L’Italia per la via della seta è meta privilegiata grazie al nostro, Marco Polo, che arrivò in Cina dove incontrò una civiltà molto antica anche se molto diversa da quella romana. I cinesi amano molto le civiltà antiche che studiano con dedizione, e tra queste  svettano, per l’appunto, quella cinese e la romana. Ma a parte questa, non irrilevante considerazione, la via della seta è una grande opportunità per l’Italia non vincolante, si è ancora al Memorandum e, come ha sottolineato il ministro dell’Interno Salvini, non è un testo sacro e potrà essere modificato secondo le necessità. I benefici più evidenti, almeno fino ad oggi, ricadrebbero sui porti e aeroporti di Venezia, Trieste e Genova. Di Maio è convinto che, nel gioco di questa rilevante iniziativa, potrebbe rientrarci  anche il porto di Taranto dove potrebbero essere imbarcate, le eccellenze agroalimentari del Mezzogiorno. Salvini non è scettico ma molto attento. Non è, e non sarà un accordo geo politico, e non ci dovrà essere alcuna dominanza, anche se D Maio punta molto, semmai, sull Made in Italy che piace molto in tutto il mondo, tanto da essere scopiazzato, malissimo. Il Premier Conte terrà unna conferenza stampa, per illustrare la posizione italiana al mondo, ed in contemporanea, all’Unione Europea. Non spiace affatto parlare, di un nuovo incontro tra due civiltà antichissime, al posto dei bravi vaccari americani e dei colonizzatori inglesi e francesi o olandesi Questa via della seta non si esprime in termini di potenza e di armi per distruzioni di massa ma consente di parlare, di interscambi commerciali di eccellenza settore dove l’Italia detiene primati. Strada tutta in pianura e senza ostacoli non lo credo ma, vale la pena aprirsi senza correre rischi, a mercati immensi come Cina e Russia. Un’altra zona  della Terra, fino agli Urali, dove gli italiani hanno ben progettato, i luoghi che hanno dato identità a, città molto important,i e dove siamo stimati ed apprezzati per le geniali capacità di tanti nostri connazionali.

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