Roma – L’ok degli italiani a sigillare i porti. “Cuore in gola? Sì ma… era ora!”

Dobbiamo riflettere bene, e giudicare con freddezza, la vicenda della nave “Acquarius”. Il governo italiano, fino ad oggi, aveva protestato per l’immigrazione clandestina in ambito Ue ed oltre, ma non aveva ottenuto nulla di nulla. Gli sbarchi sono continuati regolarmente e molti Stati europei, hanno alzato barricate, fatta eccezione per la Germania che ha accolto in parte, i migranti della pista slava. Una falla tappata, con un di scutibile accordo, costato fior di miliardi annui, dati alla Turchia, per fermare “comunque” i flussi dei disperati verso l’Europa. La decisione, non solo del ministro per l’Interno Salvini, ma lo si può dire visto che nes sun membro dell’esecutivo ha protestato, è stata dettata da una disperazione condivisa. Nessuno ci sente? In Europa e all’Onu fanno orecchio da mercante? Bene, tentiamo di cambiare, chiudiamo i porti e vediamo cosa succede. 629 migranti sono riamasti in attesa di destinazione sull’Acquarius fino ad oggi, grazie all’intervento del premier spagnolo, fresco di nomina Sanchez, che ha deciso di far attraccare la nave al porto di Valencia. I 629 immigrati troveranno asilo in Spagna. Immediato il ringraziamento, del premier italiano Conte che, con il suo governo, ha fermato i flussi verso l’Italia, unico Paese dell’Ue esposto a tanto rischio. Chi arriva chi è? A bordo ci sono anche terroristi? Quanto tempo resteranno sul territorio nazionale? Possibile  che nessuno ci aiuta? Che razza di Unione europea è questa? Che razza di Nato? Domande che non hanno mai trovato risposta. Salvini ha avuto un coraggio, che personalmente non avrei mai raggiunto: bloccare in mare una nave, con donne incinte, bambini o ragazzini senza accompagnamento? Nemmeno per immaginazione! Ed invece il ministro dell’Interno, dopo l’intesa con il premier e l’altro vice premier Di Maio, ha dato l’alt: ” I porti sigillati: basta migranti, basta aiutare gli scafisti ad arricchirsi sulla pelle anche di disperati, basta ad un Italia lasciata sola davanti ad un problema di queste dimensioni, basta subire è giunta l’ora di alzare la voce”. Riflettiamo: la gran massa degli italiani, pur con il cuore in gola per ragioni uma nitarie, è con Salvini e il governo Conte che ha fermato, o cercato di fermare, gli sbarchi. Cosa accadrà ora? E’ facile prevederlo. Senza un intervento concreto dell’Ue, anche la prossima nave dovrà trovare un appro do non italiano. Malta o Marsiglia, chissà. Gli sbarchi potranno riprendere ma solo dopo che i migranti, saranno distribuiti, nei vari Stati dell’Unione. Il governo, da quello che si è appreso, non ascolterà nessuna organizzazione umanitaria o appelli dell’Onu: per anni non hanno aiutato l’Italia davanti ad un problema gigantesco. “Si rivolgano,ad altri indirizzi, verrà detto, noi la nostra parte l’abbiamo fatta il problema o è di tutti o non è di nessun Paese europeo”. Giusto? Sbagliato? Gli italiani hanno apprezzato il coraggio dimostrato con lo stop. Alla storia una sentenza, non politica, ma frutto di attenta riflessione.

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