Roma – M5S nella bufera: candidato massone e parlamentari disonesti

E’ bufera sul M5S. Parlamentari, nuovamente candidati, hanno fatto finta di versare una parte degli emolumenti. Il trucco era facile quanto meschino: i bonifici venivano fatti e regolarmente pubblicati ma annullati prima di essere accreditati, al fondo comune, per aiutare piccoli settori produttivi. Di Maio, candidato premier, ha reagito con disappunto, senza perdere il suo sorriso d’ordinanza:” Le mele marce le scoverò una ad una  e si troveranno fuori dal Movimento”. Ma i guai non sono finiti qui. Il candidato campano, Catella Vitiello, massone, all’invito del capo politico di fare un passo indietro, ha risposto picche: lui continuerà la campagna elettorale, ed ha buone probabilità, di essere eletto. Diciamolo, per il M5S, le figuracce sono iniziate sin dai candidati proposti dalla ” base” ma non messi in lista. Poi c’è stata, la brutta parentesi, della li sta dei candidati pubblicata, con nomi e cognomi, con successive esclusioni. Ora si scopre che nel Movimento ” onestà, onestà, onestà” ci sono parlamentari che hanno fatto i furbi, facendo finta di versare il denaro  per poi annullare il bonifico, prima che il ” malloppo” finisse nel fondo pro – produzione. Infine c’è il massone, sabbia negli occhi degli iscritti al Movimento, che non solo è candidato ma, molto probabilmente, forse aiutati dai potenti ” fratelli” massoni entrerà in Parlamento. Brutte storie che dimostrano molto dilettantismo e poca attenzione, molti slogan che dicono sempre di meno. Non si può dimenticare che il M5S nasce e cresce all’insegna della “differenza” tanto da non volere stringere alleanze con i partiti esistenti definiti” impuri”. Suvvia un pò di umiltà anche in politica è necessaria. Di Maio dica “abbiamo sbagliato sistema” oppure “correggeremo gli errori”. E perda, davanti a questa cocente realtà, quel sorriso d’ordinanza, non più giustificabile.

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