Roma – Nuovo scontro M5S – Lega. Una coalizione impossibile

Diciamolo subito. Giorno dopo giorno la coalizione M5S – Lega subisce un collasso politico. Non si tratta dell’attacco sferrato, contro il vicepremier Salvini, del sottosegretario Spadafora. E’ sempre più evidente che i  due partiti viaggiano, su binari diversi e solo di tanto in tanto, riescono dopo lunghe ed interminabili discussioni, trovare una specie di accordo che, non è quello che dovrebbe es sere, per risolvere i problemi. Un sottosegretario, isolatamente, non attacca frontalmente e brutalmente il ministro dell’Interno e leader della Lega. Se l’uomo di governo si è spinto fino a tanto o è un folle oppure, dietro di lui si nasconde un “esercito” ben agguerrito che vuole la rottura di un’alleanza innaturale. Così il viceministro della Lega, attaccato senza mezzi termini ed accusato di maschilismo, per la vicenda legata alla capitana Rackete, senza frapporre tempo, ha chiensto al sottosegretario di dimettersi visto che fa parte di un governo dove c’è, il peggio del peggio, a governare gli Interni. Il capo politico del M5S Di Maio, è subito intervenuto per dire:” Spadafora rimane nel governo. Punto”. Cosa significa questa immediata difesa di un sottosegretario del Movimento? Non è una difesa d’ufficio ma molto di più. Un vicepremier che dice, ad  un altro vice premier: “Spadafora non si tocca anche se ha attaccato il ministro all’Interno”. Occorre prendere atto per cercare di capire, cosa  sta avvenendo, dietro le quinte di questa strana coalizione. Salvini ha continuato a dire:” Per noi il governo può durare fino a fine legislatura ma attenzione, questi attacchi, me li posso aspettare dall’opposizione ma non da un sottosegretario. Se ogni giorno viene fuori una storia andare avanti non sarà facile”. Non è un avvertimento, come appare ovvio, ma una constatazione. Il malumore tra i leghisti aumenta tanto che è dovuto interviene il capogruppo al Senato, per zittire Spadafora, e chiedere le sue dimissioni. Ma il malumore anche nel M5S è palpabile tanto che, gli attacchi alla Lega, hanno un andamento quotidiano.  Ma i due leader non vogliono o non possono rompere . Il M5S si sta organizzando su base partitica per radicarsi sul territorio visti, i cocenti e drammatici risultati, alle amministrative e alle europee. La Lega vorrebbe portare in porto la Flat Tax, le autonomie delle Regioni che, su base costituzionale, ne hanno fatto richiesta. Ma  disegni politici sono una cosa ed un’altra è governare una Nazione. Questa coalizione di governo frana, ogni giorno di più, ed è immaginabile anche un altro scenario, che serpeggia negli ambienti romani. Elezioni anticipate per una coalizione Lega, Fratelli d’Itala e L’Italia per Crescere di Giovanni Toti, liquidando Forza Italia. Possibile? E’ presto per dirlo ma la crescente divaricazione,,, M5S – Lega non è un’invenzione giornalistica ma una analisi reale provata dagli scontri ed insulti continui.

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