Roma – Presidenti:” Si riparte da zero”. Otterrà chi non tira sberle in faccia

Tutto come previsto. Per le presidenze non ci poteva essere accordo, tra forze politiche, che parlano un linguaggio diverso. Non è uno scontro col fioretto ma al ” luccicar di sciabole”. Il M5S, com’è nella sua natura discrimina e riduce tutto ad uno scontro, per far fede ai suoi elettori, che l’hanno votato per il cambiamento. No a trattare con Berlusconi presidente di FI, coalizione vincente. No a parlare con il Pd se elide Renzi. Di Maio ha tentato di dividere il Cd, e non è detto che non ci riesca, ma Salvini sa che, fuori dalla formazione, significherebbe sacrificare Regioni, Province, Comuni e prossime candidature. Maroni lo ha avvertito,  così come hanno fatto, gli alleati di coalizione. Non è un problema di nomi ma di un nuovo modo di vedere il mondo politico. Toninelli ha insistiti to nel dire che i Movimento era pronto a varare presidenze, vice ed altre cariche, sia alla Camera e sia al Senato. Martina, segretario “provvisorio” del Pd, ha ripetuto:” Siamo della partita se si ri parte da zero. Non ci interessano situazioni già in itinere”. Salvini dal canto suo è dello stesso parere:” Si riparte da zero. E’ proprio così”. Insomma buio pesto e se lo è per i presidenti, si può solo immaginare se lo è anche, per una maggioranza governativa. Beppe Grillo, fuori dal palcoscenico politico, afferma:” Il timone spetta a noi”. Non basta dirlo. Il M5S ha avuto una splendente vittoria ma non la maggioranza assoluta, quindi deve trattare per trovare chi è disponibile a fornire i voti occorrenti, per ottenere il via libera del Quirinale. Un gioco pericoloso: chi fa politica da una vita, spesso sbagliando alla grande, ha maturato una scaltrezza che altri nuovissimi, anche se vincenti, non hanno. Una partita che premierà chi avrà maggiore duttilità politica ed eviterà discriminazio ni, in alcuni casi anche giustificate, ma senza sberle in faccia.

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