Roma – Raid in Siria nuova “crepa” nel Cd. L’Ue non riconosciuta da Stati membri

L’attacco in Siria della trascorsa notte ha messo in evidenza, le varie posizioni dei vertici politici in Italia e la riluttanza ad approvare, anche azioni mirate e limitate, a colpire solo siti strategici per la produzione di sostanze chimiche. In realtà Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno evitato, di far reagire la Russia, con due iniziative studiate con rara attenzione. Prima dei raid, con oltre 100 missili, i russi hanno ricevuto comunicazione, delle coordinate e dei siti, che sarebbero stati colpiti per una evacuazione sia dei russi e sia dei militari siriani . Una precauzione dovuta dopo gli avvertimenti russi che non avrebbe tollerato, un’aggressione ad Assad che è e rimane, un alleato strategico per Russia e L’Iran. Ma vediamo le variegate posizioni italiane. Gentiloni ha reso noto di non aver concesso che gli attacchi partissero dall’Italia, nazione che condanna, l’uso di armi di distruzioni di massa, ma è contro ogni violenza e quindi non avrebbe partecipato ai raid. Di Maio, che era andato negli Stati Uniti per rassicurare gli alleati che, con il M5S  al potere, gli assetti Nato, non sarebbero cambiati ha dichiarato:” L’azione decisa sia circoscritta con un no secco all’escala tion”. Più deciso Salvini:” Pazzesco fermatevi! La parola alla diplomazia e ad una condanna morale se le armi chimiche sono state usate”. Berlusconi spariglia ancora il Cd e non condivide la posi zione del leader della Lega con un: ” Meglio tacere”. Meloni, boccia l’intervento militare in quanto fuori dalla legalità: non è stato approvato preventivamente dagli organi democratici elettivi”. Mar tina a nome del Pd approva la posizione di Gentiloni nel non concedere basi e non  partecipare ai raid in perfetta intesa, con il Presidente della Repubblica, consultato più volte. Il presidente della Camera Fico ha invitato, il governo in carica, a riferire subito in Aula e Giulia Grillo e Danilo Toninelli si sono dichiarati preoccupati per le forti divisioni esistenti nel Consiglio di Sicurezza Onu. E’ più che evidente che l’Unione Europea non c’è e non viene riconosciuta. Gli Stati membri, per l’intervento o per il non partecipare i raid, non si sono consultati con L’ Alto Rappresentante, Federica Mogherini, ma sono andati in ordine sparso. Non è che una pezza messa male il fatto che la Mogherini sia stata informata dei raid già decisi dalle tre nazioni, di cui, due nell’Unione.

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