Roma – Renzi attacca il ministro Salvini:” Capitan Fracassa”

Tante le voci  che circolano negli ambienti politici della capitale, lungo i corridoi dei Palazzi, pieni di portaborse, parlamentari e mediatori, nonostante Ferragosto alle porte. E’sceso in campo di battaglia, l’ex Premier ed ex segretario dem, Matteo Renzi, che mordeva la lingua da tempo. Ha utilizzato Facebook ed ha attaccato alzo zero, nemmeno a dirlo, Matteo Salvini, il rozzo ministro per gli Interni che è scatenato per ottenere, lo scioglimento delle Camere ed elezioni prima possibile. nei suoi comizi, Salvini, per alcune battute è andato sopra le righe,nel, dimostrare che elettoralmente è il più forte, quotato da più sondaggi, intorno al 38%. Ma, il vicepremier che conosce i trabocchetti della politica, teme un’imboscata per fermare la sua corsa alla poltrona di Premier. Non è utile dire agli italiani:” datemi i voti ed il potere per 10 anni e all’Italia ci penso io”. le parole, non sono proprio queste, ma il significato sì. Immediata la replica di Renzi per affermare che lui non sta tramando nell’ombra, per formare governicchi e nemmeno per votare Fico, Toninelli o Di Battista, a Palazzo Chigi. Renzi rivendica di aver sempre parlato chiaro:” La realtà è che “Capitan Fracassa” mi teme, anzi ci teme e fa bene. Lui vuole pieni poteri, vuole decidere  quando si vota al posto del Presidente Mattarella, senza sentire i capigruppo, peraltro già convocati. Da 26 anni – ha proseguito Renzi – è pagato per diffondere odio e inimicizia. Tra pochi giorni, deciderà il Parlamento, seguendo le regole costituzionali. E dirò cosa ne penso sull’aumento dell’Iva, sulla riduzione dei parlamentari e su chi deve gestire le elezioni, non il Viminale ma Palazzo Chigi”. Un Renzi, molto motivato, come non accadeva da tempo, che ha sfidato la Lega e il vicepremier Salvini. Il ministro per gli Interni si sarebbe montata la testa, per i sondaggi e per le vittorie ottenute alle amministrative e alle elezioni europee. Ma ora – questa è la valutazione dell’x Premier Renzi – deve stare al gioco costituzionale, ottenere le elezioni, evitando di mettere in pericolo il Bilancio che va approvato entro il 31 dicembre, ed avere il via libera dal Quirinale per formare il governo,  rispettando le solite tre condizioni: politica per rimanere nell’Unione Europea e nell’ euro e nella Nato. Il percorso che il ministro dell’Interno deve affrontare non è facile ed ha bisogno di essere molto sereno e tranquillo e stare bene attento a quello che dice: punta ad essere Premier di una Nazione e non segretario di un partito.

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